Cresce sempre di più il rapporto tra gli italiani e la birra che viene consumata, nel nostro Paese, dal 68,8% della popolazione over 15. A rivelarlo è l'annuale indagine quali-quantitativa Makno, realizzata da Assobirra su un campione di 2.000 intervistati, che sottolinea come il consumo pro-capite si attesti, attualmente, sui 28,2 litri. In particolare l'inchiesta evidenzia come la birra, in Italia, si consumi prevalentemente nei pasti: fuori casa (22,7%) o in casa (6%). Fuori dai pasti la consuma, invece, il 13,7% della popolazione. Sul 2002, inoltre, aumentano del 3% le occasioni, complessive, di consumo.
Ma se gli italiani sembrano apprezzare sempre di più la birra, qualche carenza di informazione riguarda ancora l'apporto calorico di questa bevanda: nella classifica delle bevande meno caloriche, gli intervistati la mettono al quarto posto, dopo il vino e prima della Coca Cola. Migliora, invece, la consapevolezza degli italiani in fatto di bevande e alimenti compatibili con una sana e corretta alimentazione: oltre il 50% della popolazione ritiene la birra una bevanda-alimento da inserire in un corretto regime alimentare. Un dato confermato anche quando il focus si sposta sulla naturalità delle bevande. Ormai, infatti, il 52,8% degli Italiani considera la birra una bevanda naturale, seconda solo al vino.
L'indagine mette in risalto come i consumatori fidelizzati e sistematici di questa bevanda, quelli cioé che devono birra quotidianamente, si avvicinano sempre più al 7% del campione. I fedeli, ovvero i meno frequenti che la bevono almeno una volta alla settimana, superano il 25%; i consumatori sporadici, che la consumano da una volta al mese a una volta ogni tre mesi, oltrepassano quota 35%. Ma è il target femminile a far rilevare, quest'anno, le maggiori sorprese, soprattutto perché le consumatrici sporadiche crescono, sul 2002, fino al 35,7% e le non consumatrici passano dal 47,4% al 40,6% di oggi. Salgono le percentuali di chi la beve in compagnia: 40% durante i pasti e 25,5% fuori dai pasti.
L'indagine evidenzia, poi, come il consumo di birra non sia un'esclusiva dei mesi estivi: solo il 20,7% del campione dichiara ancora di consumarla esclusivamente durante l'estate, ma sale invece al 46,7% (dal 43,4 del 2002) la percentuale di chi la beve durante tutto l'anno. (Ansa)
La curiosità - L'Italia è il settimo produttore al mondo di birra
Con 12.592 milioni di ettoliti di birra (16 unità produttive e oltre 120 marchi prodotti e distribuiti) l'Italia è il settimo paese dell'Unione Europea fra i produttori di birra dopo colossi come Germania e Regno Unito, ma prima di Austria e Irlanda. Lo comunica Assobirra, che ricorda che il settore assorbe fra occupati diretti e nell'indotto quasi 21.000 addetti. Nel 2002 le aziende italiane hanno coperto una quota di mercato del 73% e, nota positiva, l'export ha segnato un aumento del 37%, dato di sostanza soprattutto in un 2002 poco felice per le esportazioni italiane. L'industria birraia italiana non è però autonoma negli approviggionamenti del malto, materia base della bevanda: nel 2002 hanno prodotto 542.000 quintali di malto coprendo il 38% del fabbisogno dell'industria birraria italiana. La superficie italiana coltivata ad orzo è stata di 40.000 ettari.
In Italia si produce birra su scala industriale da 160 anni. Tutte le fasi agronomiche relative alle materie prime che compongono la birra vengono attentamente monitorate e i risultati iscritti in appositi protocolli, differenziati a seconda della tipologia del terreno e del cereale coltivato. Una pratica che è la norma in tutte le aziende che forniscono materia prima all'industria birraia italiana.
Assobirra ribadisce poi "l'impegno di tutto il settore sugli aspetti collegati alla qualità e alla provenienza delle materie prime utilizzate e che si declina in un accurato sistema di tracciabilità applicato da tutte le aziende". Su questa linea è stato istituito nel 2002 a Perugia il Cerb - Centro di eccellenza per la Ricerca sulla Birra - unica istituzione italiane che, al pari di 15 omologhi centri europei, promuove progetti di ricerca nel campo della produzione dello sviluppo e della certificazione qualitativa della birra per la migliroe tutela del consumatore e della qualità del prodotto. (Ansa)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024