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SI CHIAMA “PIPA”, MA NON SI FUMA: ECCO IL PRIMO VINO LIQUOROSO DELL’ALTO ADIGE, IN STILE “PORTO”. IL NOME ARRIVA DAL TIPO DI BOTTE UTILIZZATO E, PER I PRODUTTORI (CANTINA GLOEGGLHOF, BOLZANO), HA LE STESSE CARATTERISTICHE DELL’“ORIGINALE” PORTOGHESE

Si chiama “Pipa”, ma non si fuma: ecco il primo vino liquoroso dell’Alto Adige, in stile “porto”. Il nome arriva dal tipo di botte utilizzato e, per i produttori (cantina Gloegglhof di Bolzano), ha le stesse caratteristiche dell’“originale” portoghese. Frutto di 10 anni di sperimentazione, è ottenuto da uve Lagrein. “Non possiamo chiamarlo vino Porto, perchè il termine è protetto dalla denominazione d’origine dell’Istituto del vino Porto in Portogallo. Il nome Pipa trae origine dalle botti da 550 a 630 litri di capacità, di forma conica, utilizzate per l'invecchiamento del vino Porto”, spiegano i vertici dell’azienda. Tutto ha avuto inizio dopo un viaggio nella valle del Douro all’inizio degli anni ’90, quando il produttore Franz Gojer ha avuto l’idea di creare un vino liquoroso con le stesse uve impiegate anche per il suo Lagrein. “Per il “Pipa” utilizziamo Lagrein, perchè durante la fermentazione rilascia un piacevolissimo aroma di ciliegia che si conserva intatto grazie all’aggiunta di Brandy. Il risultato finale è un vino con un grado alcolico pari a 19 gradi”, spiega. Ad oggi sono state realizzate 2000 bottiglie da mezzo litro, in vendita al prezzo di 23 euro. Un sogno enoico, il “Pipa”, che speriamo non finisca in fumo ...

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