Un fenomeno in rapida diffusione: in Italia, si contano ormai oltre 170 associazioni formate da migliaia di persone che rifiutano il modello economico predominante, e si uniscono per fare acquisti in nome del consumo consapevole. Si chiamano Gas, Gruppi di acquisto solidale (www.retegas.org), e sono gruppi di individui che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da redistribuire tra loro.
Ai Gas è dedicato un libro appena uscito, “Gruppi di acquisto solidali”, scritto dal giornalista Lorenzo Valera per Terre di Mezzo: dal primo Gas nato a Fidenza nel 1994 fino alla realtà diffusa di oggi.
Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. I gruppi cercano allora prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilità di conoscerli direttamente, e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.
E’ vero che si risparmia? I Gas non nascono per risparmiare, ma grazie agli elevati volumi d’acquisto è facile ottenere prezzi ragionevoli e accessibili per tutti. Attraverso un Gas ci si può procurare non solo prodotti alimentari, ma anche cosmetici, detersivi, medicinali omeopatici, e presto anche servizi e beni durevoli.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024