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“SIAMO TUTTI FIGLI DEI FIORI”... ESPLODE LA MANIA DELL’HOBBY FARMER: GLI ITALIANI DEDICANO IN MEDIA QUINDICI MINUTI AL GIORNO AL GIARDINAGGIO, SOLO IL 7% NON HA MAI COMPRATO FIORI. LO DICE UN’INDAGINE COLDIRETTI/SWG

“Siamo tutti figli dei fiori”... verrebbe da dire, stando almeno all’indagine di Coldiretti/Swg sullo stato dell’arte del settore vivaistico in Italia. Sono solo il 7% gli italiani che non hanno mai acquistato fiori, piante, bulbi o sementi nell’ultimo anno mentre al contrario sono il 20% gli italiani che vanno pazzi per i fiori e li comprano almeno due volte al mese.
“Se tra gli appassionati - sottolinea la Coldiretti - prevalgono le donne di età compresa tra i 35 ed i 44 anni appartenenti ad una classe economica media e alta tra quelli che non acquistano mai prevalgono sempre le donne di età compresa tra i 18 ed i 34 anni o quelle di età superiore ai 65, ma di classe economica bassa. I colori dei fiori preferiti dagli italiani sono nell’ordine - rivela la Coldiretti - il rosso (34%), il blu/azzurro (20%), il giallo (19%), il rosa (15%), il bianco (14%), l’arancione (il 12%) e il viola (12%) mentre i mazzi di fiori sono preferiti di tanti colori diversi (46%) piuttosto che quelli di un unico colore (18%). Curioso il fatto che - conclude la Coldiretti - i fiori piacciono anche se non sono profumati al 65% degli italiani”.
Secondo le elaborazioni Coldiretti, su dati Ismea, i fiori più acquistati in Italia sono le rose che con il 42% precedono i crisantemi scelti dal 35%, a conferma dell’importanza delle ricorrenze come motivazione di spesa. “A questo proposito si evidenzia che - afferma la Coldiretti - il maggior acquisto di fiori da parte degli italiani durante l’anno si registra proprio in occasione della ricorrenza dei defunti con le vendite che superano quelle che si realizzano a San Valentino. Gli italiani hanno speso 2,2 miliardi di euro nel 2010 per l’acquisto di fiori, piante, alberi e arbusti con una leggera contrazione del 2% rispetto all’anno precedente. Segnali positivi per il 2011 riguardano soprattutto il comparto fiori. La spesa complessiva per fiori e fronde nel primo bimestre 2011 risulta in leggero aumento rispetto al 2010, a fronte invece di una sostanziale stabilità della spesa per piante, alberi e arbusti. Sulla base di quanto emerso dalle prime due importanti ricorrenze dell’anno (San Valentino e festa della Donna) la domanda - conclude la Coldiretti - sembra aver ridato un po’ di ossigeno al mercato per le specie floricole più richieste”.

Focus - Gli italiani ed i fiori
Gli appassionati (li acquistano 2 volte al mese) 20 %
Gli acquirenti medi (li acquistano 1 volta al mese) 29 %
Gli acquirenti occasionali (li acquistano meno di una volta al mese) 44 %
I disinteressati (non li acquistano mai) 7 %
Fonte: Indagine Coldiretti/Swg 2011

Focus - 2 italiani su 3con il pollice verde
Due italiani su tre (67%) ritengono di avere il pollice verde. E’ emerso dall’indagine Coldiretti/Swg ad Euroflora per l’incontro “Una filiera florovivaistica tutta italiana” con la partecipazione del Presidente Nazionale della Coldiretti Sergio Marini.
“La propensione positiva degli italiani nei confronti dei fiori è confermata dal fatto che - sostiene la Coldiretti - ben il 91% sostiene che la loro presenza in casa dia piacere, mentre l’85% pensa che ricevere o donare un fiore sia il regalo piu’ bello. Proprio per questo - continua la Coldiretti - il 63% degli italiani dichiara di avere tempo per prendersi cura delle piante e ben il 56% ha acquistato nell’ultimo anno bulbi e sementi per cimentarsi in giardino o in terrazzo”.
“Secondo l’indagine dell’Ocse 2011 sul lavoro non retribuito, gli uomini - riferisce la Coldiretti - dedicano in media 15 minuti al giorno al giardinaggio e alla cura degli animali, un minuto in più delle donne, che si fermano a 14 minuti. Si tratta di un valore medio che - spiega la Coldiretti - comprende anche quelli che non svolgono questa attività. C’è però chi non si accontenta di curare i fiori e le piante acquistate, ma dedica personalmente parte del tempo libero al giardinaggio e alla cura dell’orto. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat si tratta di un hobby che coinvolge il 37% degli italiani, allo stesso modo maschi e femmine, e che piace ai giovani considerato che è praticato da piu’ di uno su quattro tra quelli con età compresa tra i 25 e i 34 anni, anche se l’interesse aumenta con l’età e raggiunge quasi la metà degli over 65. Una opportunità non solo per chi dispone di ampi spazi all’aria aperta ma - precisa la Coldiretti - anche di semplici terrazzi. Coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante nei terrazzi o in giardino fa bene alla salute e allunga la vita soprattutto nelle persone di mezza età che possono cosi svolgere l’attività fisica necessaria per mantenersi in forma”.

Focus - Record invasione fiori stranieri nel 2010 (+18%)
Le importazioni di fiori e piante in Italia sono cresciute in valore del 18% per un importo complessivo di 560 milioni di euro, mai raggiunto in passato. E’ quanto è emerso dall’analisi Coldiretti sull’aggiornamento dei dati Istat relativi al 2010 che evidenziano una vera e propria invasione di rose straniere recise che fanno registrare un aumento del 21% per un valore record di 68 milioni di euro, ma anche di piante da fiore per appartamento che, con un balzo del 27%, raggiungono i 71 milioni di euro.
“Per le rose si tratta di fiori che - spiega la Coldiretti - arrivano in Italia soprattutto attraverso triangolazioni dall’ Africa che fanno tappa in Olanda. L’aumento della domanda di fiori e piante Made in Italy all’estero dell’11% per un importo di 656 milioni di euro ha però consentito - sottolinea la Coldiretti - di mantenere positiva la bilancia commerciale. A spingere l’aumento record delle importazioni è stato sicuramente la mancata proroga dell’agevolazione sul gasolio destinato al riscaldamento delle serre che - continua la Coldiretti - rappresenta un insostenibile aumento dei costi in un settore che deve subire un forte pressing competitivo da paesi extracomunitari, favoriti da un clima più caldo, dove spesso si sfrutta la manodopera e si utilizzano pratiche di coltivazione dannose per la salute e l’ambiente bandite dall’Ue”.
Una situazione aggravata dalla mancanza di trasparenza sull’origine dei fiori in vendita che consente di “spacciare” come Made in Italy quelli importati che rappresentano fino al 60% dell’offerta nazionale e spesso arrivano in Italia dopo un lungo viaggio che ha inizio nelle grandi aziende gestite da multinazionali dove sono denunciati trattamenti brutali contro i lavoratori. “Sono così a rischio le produzioni florovivaistiche che hanno reso famosa l’Italia nel mondo, tanto che molte aziende - continua la Coldiretti - hanno già dovuto riconvertire le proprie produzioni, orientandosi verso coltivazioni con un minore fabbisogno termico, non essendo in grado di reggere gli aumenti dei costi di produzione determinati da gasolio e concimi”.

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