Cereali, frutta e ortaggi in gran parte andati persi; in sofferenza il bestiame, in forse la performance di vino e olio: è un quadro pesante quello per l’agricoltura in conseguenza della siccità delineato da Coldiretti. Anche il destino del vino dipenderà molto dall’andamento atmosferico delle prossime settimane. Danni ingenti si sono registrati soprattutto nel settore cerealicolo, ma segni di grave sofferenza si notano anche sulle produzioni orticole e frutticole. A rischio infine le colture irrigue, che fino ad oggi si sono salvate. Il Ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, intanto, spiega che “non si può mettere in giro la voce che per l’uso dell’acqua ci sia un’alternativa tra agricoltura ed energia. La legge dice chiaramente che dopo l’utilizzo idropotabile, c’è la priorità dell’agricoltura. Il ministro replica anche al capo della Protezione civile: “l’agricoltura non può essere chiamata a pagare colpe (quelle di un piano energetico sbagliato ereditato dal passato) che non sono sue”. Il ministro, dopo aver riconosciuto che il nostro Paese sta attraversando un progressivo cambiamento climatico, spiega: “non può essere l’agricoltura a pagare. Bisogna cambiare il nostro approccio nei confronti delle risorse idriche, che non sono illimitate. Dobbiamo risparmiare il più possibile”. “Bisogna allestire un’autorità unica per l’emergenza idrica, per razionare le risorse e e utilizzare altre fonti di approvvigionamento”.
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