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RESTRIZIONI COVID

Sicilia verso la zona gialla, Coldiretti: allarme per 23.000 attività della ristorazione

Tornerebbero, nel pieno della stagione turistica, il limite di 4 persone e un metro di distanza tra i tavoli. Un freno per feste e matrimoni
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Sicilia verso la zona gialla, Coldiretti: allarme per 23.000 attività della ristorazione

Con il probabile passaggio dal 23 agosto della Sicilia in zona gialla, e il conseguente limite massimo di 4 posti a sedere per tavolo tra non conviventi, saltano le tradizionali tavolate estive nei 23.000 ristoranti, trattorie, pizzerie e agriturismi dell’Isola, nel pieno della stagione turistica. A dirlo è un’analisi Coldiretti sugli effetti del peggioramento degli indici della pandemia Covid, che potrebbe portare la Sicilia e altre Regioni al cambio di colore.
Un passaggio che, sottolinea la Coldiretti, oltre a rendere obbligatorio di nuovo l’uso di mascherine all’aperto (ad eccezione dei bambini sotto i sei anni e di chi fa sport) prevede un massimo di 4 persone per tavolo sia al chiuso che all’aperto anche per le feste e i ricevimenti, compresi i matrimoni che tradizionalmente si moltiplicano a partire dal mese di settembre. Il limite dei posti a tavola pesa anche sugli incassi della ristorazione dopo le pesanti perdite subite per i lockdown per la pandemia Covid. La necessità di mantenere almeno un metro di distanza tra i tavoli riduce drasticamente gli spazi disponibili per il servizio. Una misura che limita anche l’ospitalità turistica e costringe a separare le tradizionali comitive in piena estate in cui si cominciano a vedere gli effetti positivi dell’arrivo del green pass sia per i turisti italiani che stranieri.
L’impatto negativo, sottolinea la Coldiretti, si trasferisce a cascata sull’intera filiera con la riduzione di acquisti di prodotti alimentari e vino dalle aziende agricole ma anche di addobbi floreali con il contenimento del numero di inviatati o addirittura il rinvio delle cerimonie. Senza dimenticare che un terzo della spesa turistica per la vacanza in Italia è destinato all’alimentazione con il cibo che, conclude Coldiretti, rappresenta per molti turisti la principale motivazione del viaggio.

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