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SICUREZZA ALIMENTARE: L’ITALIA E’ LA PRIMA NELL’UNIONE EUROPEA PER I CONTROLLI SUL CIBO

Finalmente qualche primato arriva anche all’Italia: è al primo posto nell’Unione Europea nella sicurezza alimentare. Lo si evince dalla Relazione sul sistema di allerta comunitario per il 2008, pubblicata sul sito del Ministero della Salute, in cui sono registrate tutte le notifiche pervenute dai Paesi comunitari su alimentazione umana o animale risultata contaminata.

Complessivamente, nel 2008, l’Unione Europea ha trattato 3.040 notifiche pervenute sia dalla Commissione Europea, sia da parte degli uffici periferici e degli assessorati alla Sanità. Tra le 3.040 notifiche, 1.662 hanno interessato prodotti distribuiti sul mercato; i respingimenti ai confini sono risultati essere pari a 1.378.

L’Italia ne ha effettuate 468 (pari al 15,4%) risultando , come nel 2007 e nel 2006, il primo Paese membro per il numero di segnalazioni inviate; dopo l’Italia per numero di notifiche vi è la Germania (439), la Gran Bretagna (343), seguite dall’Olanda, la Polonia, la Spagna e la Francia. Nell’origine, i prodotti nazionali risultati irregolari sono stati 99 (70 nell’anno precedente), pari al 3,3% di tutte le notifiche, risultando così l’Italia il terzo Paese comunitario per numero di notifiche ricevute, dopo Germania e Spagna. Considerando, invece, anche i Paesi terzi, lo Stato che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non regolari è la Cina (complessivamente 513) seguita dalla Turchia, Iran, India e Stati Uniti.

Nelle classi di alimenti analizzate (di origine animale o vegetale), le irregolarità riscontrate sono sia di natura igienico sanitaria (contaminanti microbiologici, residui di antiparassitari, metalli pesanti, micotossine, stato di conservazione, additivi e coloranti) sia di natura formale-merceologica e anche etichettatura non conforme dal punto di vista sanitario, frodi.

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