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SICUREZZA ALIMENTARE: NEL 2009, 470.000 CONTROLLI E 11,7% INFRAZIONI ACCERTATE. IL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MARTINI: “ITALIA LEADER UE CONTROLLI. VERSO SANZIONI PIU’ FORTI”. NAS: NEL 2010, IN 1 MESE, SEQUESTRATE 1.000 TONNELLATE PER 3,5 MILIONI

Nel 2009 i servizi sanitari delle Asl e i servizi veterinari hanno sottoposto a controllo oltre 470.000 unità di stoccaggio e distribuzione di alimenti (pari al 33% di quelle presenti sul territorio nazionale), riscontrando l’11,7% di infrazioni. Sono questi i dati del Ministero della Salute, sulle attività di controllo svolte per garantire la sicurezza degli alimenti e la salute dei cittadini. “L’Italia è uno dei Paesi più avanzati in Europa per quanto riguarda i controlli sulla sicurezza degli alimenti. Tuttavia, ciò non deve farci abbassare la guardia”, sottolinea il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, annunciando un inasprimento delle sanzioni. E nel 2010, tra il 20 giugno e il 20 luglio, in un solo mese, ammontano a oltre 1.000 tonnellate gli alimenti sequestrati dai carabinieri dei Nas nell’ambito dell’operazione “Cibo sicuro”, per un valore degli alimenti sottratti alla rete distributiva di oltre 3,5 milioni di euro.

Secondo i dati del Ministero, la maggior percentuale di irregolarità è stata riscontrata tra i produttori e i confezionatori che non vendono al dettaglio (28,4%), seguiti dal settore della ristorazione (19,9%). Le tipologie di infrazioni più frequenti riguardano l’igiene generale (44,4%) e l’igiene del personale, delle strutture e dell’autocontrollo (41,2%). In particolare, nel 2009, i laboratori pubblici del servizio sanitario nazionale hanno analizzato complessivamente 143.785 campioni, di cui 2.487 risultati non regolamentari.

Sull’inasprimento delle sanzioni, spiega il Sottosegretario alla Salute, “esiste già un disegno di legge del Governo, che attualmente è in discussione in Parlamento. L’obiettivo è quello di porre un maggior deterrente per i sistemi di autocontrollo, che sono già un dovere delle aziende produttrici”. Evidenziando il ruolo dell’Italia nell’ambito del sistema di allerta rapido europeo, che ogni anno gestisce e risolve circa 3.200 casi, il Sottosegretario Martini conclude che “per il quarto anno consecutivo il nostro Paese si pone al primo posto per numero di segnalazioni di irregolarità su alimenti provenienti da Paesi comunitari e Paesi terzi”.

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