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SICUREZZA STRADALE - IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA: “CHI BEVE DUE BICCHIERI DI VINO NON PUO’ ESSERE CONSIDERATO UN UBRIACO. I PRODUTTORI NON POSSONO ESSERE USATI COME UN CAPRIO ESPIATORIO”

“Chi beve due bicchieri di vino non può essere considerato un ubriaco e non possiamo avere questo approccio rispetto alla sicurezza stradale. Sono convinto che in linea di principio non debbano essere i produttori di vino il capro espiatorio di una vicenda che ha moltissime sfaccettature. Non è una questione di limiti ma di approccio”. Lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia a Vinitaly.

Secondo Zaia “occorre difendere un consumo responsabile del vino e sviluppare progetti di educazione rivolti ai giovani. Non possiamo liquidare il problema dicendo solo che ci beve due bicchieri di vino, che sono pari a 0,5 grammi di alcol per litro nel sangue, sia in stato di ebbrezza ”. Tanto più, ha aggiunto Zaia, che con questi limiti oggi “si arriva a consumare vino solo al secondo piatto di un pranzo e stanno venendo meno i vini passiti e gli spiriti nobili come la grappa”. Il Ministro ha poi sottolineato come “oggi il 46% degli incidenti avviene per uscita fuoristrada in solitario su tratti rettilinei e non possiamo dire che tutto questo avviene perché chi guida è ubriaco. I fattori che portano a un incidente sono molteplici a partire dalla distrazione causata dalla radio, dal telefono cellulare o dalla sigaretta”.

Da Zaia anche un commento sull’andamento del vino italiano e gli effetti della crisi economica: “il comparto del vino subisce la crisi come tutti gli altri settori. Il vino è sempre meno alimento e sempre più un consumo da diletto. Diminuiamo del 50% i consumi però abbiamo un dato positivo delle esportazioni che valgono 3,6 miliardi di euro e per le quali cresciamo del 1,7% in termini di valore anche se la domanda è diminuita nel 2008 del 7% a livello quantitativo”.

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