Dal 30 aprile al 9 maggio Slow Food organizza dieci giorni di festa per il vernissage del complesso dell’Agenzia di Pollenzo, con canti, musiche, giochi ma anche conferenze, concerti, dibattiti, cene a tema, degustazioni. Gli ospiti illustri? In campo culturale, Umberto Eco, Enzo Bianchi, Vittorio Sgarbi, Moni Ovadia, Michele Serra, Gad Lerner; in campo musicale, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Giorgio Conte, Gianmaria Testa; e ancora, cuochi e produttori di vino di fama internazionale tra cui Paul Bocuse, Gualtiero Marchesi, Angelo Gaja, Alexandre de Lur-Saluces, Bruno Giacosa, Michel Chapoutier.
“Si tratta - commenta Slowfood - di un sogno che si avvera. Un sogno nato dalla mente, ma soprattutto dal cuore di Carlo Petrini, tenacemente e pazientemente portato avanti da tutta l’organizzazione di Slow Food, con l’aiuto di tante persone e istituzioni che hanno contribuito con il lavoro, il denaro e la fiducia”.
La Tenuta Albertina era una proprietà di Casa Savoia che Carlo Alberto nei primi anni dell’Ottocento destinò all’agricoltura, trasformandola in un Centro Sperimentale. L’edificio si presenta come un grande complesso agricolo “a corte”, tipico della pianura padana, con ascendenze nella curtis di epoca medievale. Riconosciuto “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” da parte dell’Unesco è stato completamente restaurato e ospita: l’Università di Scienze Gastronomiche, la Banca del Vino, l’Albergo dell’Agenzia e il ristorante “Da Guido”.
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