Oltre 2200 corsi, 500 docenti coinvolti e 42.000 partecipanti dal 2001 al 2006: è il bilancio del progetto Master of Food, organizzato da Slow Food Italia. Dell'iniziativa e delle sue prospettive si è parlato oggi a Pollenzo, in provincia di Cuneo, dove Slow Food ha incontrato docenti, sostenitori e fiduciari che hanno collaborato alla sua realizzazione.
Il Master of Food è un progetto di educazione alimentare e del gusto che ha come scopo non quello di formare professionisti, bensì di rendere più consapevoli i consumatori, promuovendo atteggiamenti di acquisto responsabili. I corsi si svolgono su tutto il territorio nazionale, grazie al coordinamento delle sedi locali di Slow Food Italia. "Un esercito di nuovi gastronomi" come li definisce il fondatore di Slow Food Italia Carlo Petrini, "che hanno portato avanti l'idea della gastronomia come scienza interdisciplinare e come valore culturale". "Il Master of Food - prosegue Petrini - si apre alla società civile promuovendo il made in Italy, inteso come patrimonio di biodiversità e di produzione agroalimentare di qualità della nostra nazione".
Secondo la responsabile dell'Ufficio Educazione di Slow Food Valeria Cometti "la nuova sfida è portare i Master anche all'estero, utilizzando ad esempio gli studenti dell'Università di Scienze Gastronomiche, dal momento che il 50% di questi iscritti provengono dall'estero e possono dunque "esportare" nel loro paese la nuova cultura gastronomica appresa".
Il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese infine ricorda che l'educazione è nel dna dell'associazione, e che, oltre ai Master of Food e all'Università di Scienze Gastronomiche, ci sono molte altre iniziative di educazione alimentare e del gusto, come gli orti scolastici, che presto passeranno da 34 a 100, i Laboratori del Gusto, le aree didattiche per bambini presenti nelle manifestazioni di Slow Food e i corsi accreditati dal Ministero dell'Istruzione che hanno formato 9.000 insegnanti delle scuole.
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