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SLOW FOOD: DIFESA DELL’“ITALIANITA’” DELL’ASSOCIAZIONE CON SEDE A BRA, E RAFFORZAMENTO DELL’INTER-GENERAZIONALITA’: ECCO LE PAROLE D’ORDINE DEL PRESIDENTE INTERNAZIONALE CARLO PETRINI IN VISTA DEL CONGRESSO NAZIONALE 2010

“La radice di Slow Food è qui in Italia e occorre un nuovo patto per il futuro del movimento il cui obiettivo è rafforzare l’intergenerazionalità”: così il presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini delinea gli obiettivi strategici per i prossimi anni, in occasione della prima assemblea nazionale di Slow Food Italia, tappa di avvicinamento al congresso nazionale del 2010.

“Vedo un movimento forte e ben radicato - sottolinea Petrini - e mi avrebbe fatto più paura vedere un’associazione che invecchia senza lasciare spazio ai giovani”. L’attrattiva per le nuove generazioni verso l’associazione, secondo Petrini, sta nel nuovo concetto di gastronomia che promuove una sensibilità ambientale volta a difendere il patrimonio culturale del territorio.

Entro il 2010, l’associazione avrà il compito di “rigenerarsi in particolare - si legge nel documento del Consiglio dei governatori di Slow Food - nei livelli di base dell’organizzazione”. La prima regola del “nuovo cammino” riguarda la realizzazione per ogni singola Condotta, cioè la struttura di base dell’organizzazione, di un dossier di candidatura e l’implementazione delle figure di coordinamento”.

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