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SLOW FOOD: “SE FIAT PUO’ FARE A MENO DELL’ITALIA, L’AGROALIMENTARE NO” … TUTTI I NUMERI DEL SALONE DEL GUSTO 2010

“Se la Fiat vuole fare a meno dell’Italia, il sistema cibo, invece, non può fare a meno del nostro Paese”. A pronunciare la battuta, in riferimento alle parole dell’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, è stato il presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese, presentando i risultati dell’edizione 2010 del Salone del gusto, che si conclude oggi a Torino. “L’agroalimentare - ha sottolineato - è un settore strategico, per il quale occorrono più investimenti e progetti. E’ il momento di puntarci, perché è un pilastro dell’economia italiana. Servono certezze”.


Focus - Salone del Gusto, in cinque giorni, oltre 200.000 visitatori

Più di 200.000 persone hanno visitato, in cinque giorni, a Torino, il Salone del Gusto al Lingotto: “l’obiettivo dei 200.000 - ha spiegato Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia - è stato raggiunto. La sensazione è che il pubblico sia stato anche più numeroso”. Gli stranieri costituiscono il 30% e numerosissimi, alcune migliaia, sono stati i bambini che hanno affollato il LingottoFiere e hanno partecipato ai percorsi educativi.

“La partecipazione alle conferenze - ha detto Burdese - è stata straordinaria, molto apprezzate soprattutto quelle che hanno affrontato tematiche ambientali e sociali”. Secondo Slow Food, “i produttori sono contenti dei risultati ottenuti. I produttori ci hanno fatto notare che c’è stato un lieve calo delle vendite dirette, ma sono aumentati i contatti commerciali, anche con l’estero. Inoltre, il pubblico si fa di anno in anno sempre più attento”. Il calo delle vendite, secondo Slow Food, si può spiegare anche con l’aumento del numero degli espositori (passati da 620 dell’edizione 2008 agli attuali 910).

“Questo è il Salone del Gusto della maturità e una delle più belle edizioni di “Terra Madre” - ha aggiunto il presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese - un’edizione che completa il percorso di fusione tra i due eventi”.

Slow Food chiede alle istituzioni certezze per il futuro: “non stiamo chiedendo più soldi - ha detto Burdese – e il settore alimentare è strategico per l’Italia e oggi sono quanto mai necessari interventi a sostegno, ma soprattutto progettualità. Deve diventare uno dei pilastri fondamentali dell’economia nazionale ed è anche per questo che Salone del Gusto e Terra Madre si aspettano di lavorare con le adeguate certezze”.

“Il successo del Salone del Gusto - ha detto Alberto Cirio, assessore al turismo della Regione Piemonte - è la ragione per cui continueremo a sostenerlo. Il nostro osservatorio ha registrato, nei cinque giorni, dati straordinari per l’affluenza turistica, non solo a Torino ma anche nella zona laghi e nelle Langhe”.

Secondo Alessandro Altamura, assessore al turismo del Comune di Torino, “la ricaduta economica del Salone del Gusto si aggira sui 100 milioni di euro. Questa manifestazione è un ulteriore importante tassello affinchè Torino diventi veramente la capitale italiana dell’enogastronomia”.

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