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SLOW FOOD: STOP AL TURISMO SPRECONE … NASCONO GLI “ITINERARI RURALI”

Un altro tipo di turismo è possibile, più rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni e che porti reddito alle popolazioni locali: nell’incontro mondiale delle Comunità del cibo, abbinato al Salone del Gusto, prende forma un altro progetto di Slow Food, quello degli itinerari rurali, con il progetto di una guida e di un portale on line per la proposta delle mete.

“Ogni anno - è stato ricordato - nel mondo si muovono tra un Paese e l’altro quasi 900 milioni di turisti; tra 2 anni, secondo le stime, il numero crescerà a 1 miliardo, nel 2020 a 1 miliardo e 600 milioni. Un impatto attutibile “solo a patto che il turismo sia sostenibile”.

Slow Food promuoverà l’educazione di guide turistiche locali tra i giovani ed itinerari di viaggio che “portino i viaggiatori a scoprire i territori per la loro storia, le loro usanze, lontano dai villaggi all inclusive”. Con un’attenzione particolare, ovviamente, per l’alimentazione e l’acqua: “il turista - sostengono i promotori del circuito turistico rurale di Slow Food - deve sapere che pretendere buffet internazionali in tutti i paesi, rinunciando ai piatti locali, è un costo per tutti, a cominciare dall’ambiente”.

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