Che vita sarebbe senza la "pummarola"?. A pensarlo è la maggioranza degli italiani secondo i quali il pomodoro pelato piace perché "naturale, pratico, tipico e tradizionale"; e metà degli italiani lo considera "un alimento indispensabile". Il dato è emerso da un sondaggio commissionato dall'Anicav al Cirm, per la prima "Giornata nazionale del pomodoro" (Napoli, 28 novembre).
Il pomodoro, "gregario" dei due colossi (pasta e pizza) della gastronomia italiana nel mondo, è anche uno dei pilastri dell'export alimentare italiano: va all'estero oltre la metà (il 53%) della produzione nazionale. Il Cirm evidenzia che il pomodoro pelato viene apprezzato soprattutto per il fatto che è pronto all'uso (24,6%), versatile in cucina (23%), utilizzabile anche fuori stagione (18,2%) proprio perché si conserva a lungo (15,6%).
Se non esistesse il pomodoro pelato, secondo il 31,7% degli italiani non ci sarebbe neppure la pizza. Mentre per il 28,9% dei nostri connazionali verrebbe automaticamente cancellata l'idea stessa di pasta (secca, ma anche lasagne e pasta al forno)il 16% fa notare che non ci sarebbe neppure la carne alla pizzaiola, per il 5,5% addio alle zuppe di pesce, polpette al sugo (4,4%), verdure in tegame (2,9%) e baccalà in umido (2%).
Una curiosità a favore della dieta mediterranea: la punta massima di quanti legano indissolubilmente pomodoro pelato e pizza si tocca al Nord (34,8%). La dispensa di casa ha in media 4 o 5 confezioni di pomodoro da 400 grammi, quasi sempre più di una marca (45,3%) e nel 73%. La confezione da 800 grammi trionfa al Sud e al Centro, con punte del 24,7%. Il pomodoro pelato riscuote successo (in pezzi, 30,6%, e intero, 25,2%) rispetto alla passata (25,2%).
Le nuove tendenze - i vari pomodorini e filetti - cominciano a raccogliere un 10% circa dei consensi dei consumatori. Per finire, un flash dedicato alle virtù salutari "percepite" di questo alimento: il 39,3% sa che è ricco di vitamine, il 35% che fornisce antiossidanti e minerali, il 15,7% lo ritiene amico delle diete e il 13,5% ha imparato che aiuta a prevenire i tumori. Le donne (12%) ritengono anche, sopra la media nazionale, che faccia bene alla pelle.
Le cifre del pomodoro: +20% produzione Italia 2003
Nel 2003 sono state trasformate in Italia 5,2 milioni di tonnellate di pomodoro. L'anno record che segna +20%, segue un 2002 non troppo fortunato. Lo scorso anno, infatti, nel mondo sono state trasformate 27 milioni di tonnellate di pomodoro, con un incremento del 15% rispetto all'anno precedente. L'Italia risulta al secondo posto al mondo (dopo gli Usa) e al primo in Europa (seguita dalla Spagna) tra i Paesi trasformatori del prezioso alimento. Il nostro primato è assoluto per i pomodori pelati.
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