Se c’è un settore in continuo mutamento ed in perenne balia di mode e cambiamenti, è quello della ristorazione e, più in generale, dell’ospitalità. Un mondo variegato che, nel 2016, ha registrato un aumento dello 0,2% dell’indicatore dei consumi fuori casa, passato, come racconta il Rapporto sulla ristorazione di Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi, da 41,6% a 41,8%, nel centro di Tirreno CT, a Carrara dal 19 al 22 febbraio, vetrina delle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie.
In tutto, sono 39 milioni gli italiani che consumano pasti fuori casa, di cui 13 milioni di persone considerate “heavy consumer”, con 4 o 5 pasti fuori casa a settimana, in maggioranza uomini (53,9%) tra i 35 e i 44 anni (23,7%) e residenti al Nord Ovest (29,5%), in centri abitati tra i 5.000 ed i 400.000 abitanti (36,8%). Ci sono quindi gli “average consumer”, 9 milioni in tutto, che consumano almeno 2-3 pasti fuori casa in una settimana, in prevalenza uomini (51,7%), residenti al Centro Italia (29,1%), sempre in centri tra i 5.000 e i 40.000 abitanti (37,9%). E, infine, i “low consumer”, 17 milioni che consumano almeno 2-3 pasti in un mese, sono in prevalenza donne (54,8%), di età superiore ai 64 anni, residenti nelle regioni del Nord Italia, in centri abitati tra i 5.000 ed i 40.000 abitanti (40,1%).
La spesa delle famiglie in servizi di ristorazione è stata nel 2015 di 76,4 miliardi di euro, con un incremento reale sull’anno precedente pari allo 0,9%. A dicembre 2015 negli archivi delle Camere di Commercio italiane risultavano attive 325.110 imprese appartenenti al codice di attività 56, con il quale vengono classificati i servizi di ristorazione. La Lombardia è la prima regione per presenza di imprese del settore con una quota sul totale pari al 15,4%, seguita da Lazio (10,9%) e Campania (9,4%), la Toscana con 21.758 unità, è al 6,7%.
Nel terzo trimestre del 2016, secondo la Fipe, l’indice del fatturato delle imprese che erogano servizi di ristorazione (bar, ristoranti, mense) è stato pari a 102,1 segnando una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 3,7%. Un risultato che rafforza la modesta performance dei primi sei mesi dell’anno portando a +2,1% l’incremento nominale nel periodo gennaio-settembre 2016 su gennaio-settembre 2015.
Info: www.tirrenoct.it
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024