Sono il terzo biscotto più conosciuto al mondo, nati nel 1500, da sempre serviti a fini pasto in compagnia del Vin Santo, come vuole la tradizione: i Cantuccini toscani o Cantucci toscani sono una nuova Igp italiana, riconosciuta dall’Unione Europea tra le produzioni agroalimentari di qualità. Per la Toscana, spiega la Regione, è la registrazione n. 29 come Indicazione geografica protetta, e con il marchio Igp ai Cantucci toscani è riconosciuta la tipicità nella ricetta che vede come ingrediente caratterizzante le mandorle dolci intere in misura non inferiore al 20%, accanto al burro, al miele e alle uova, secondo un preciso disciplinare di produzione. La richiesta di Igp era stata avanzata nel 2011 dall’AssoCantuccini, guidata da Ubaldo Corsini, e costituita tra imprese e associazioni di categoria, per salvaguardare il prodotto toscano, con un fatturato complessivo stimato in 35 milioni di euro ed un export del 37%. E con il riconoscimento anche all’Asparago di Cantello, tra i prodotti simbolo del territorio di Varese, in Lombardia, sottolinea il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Luca Sani, “l’Italia raggiunge quota 114 nel comparto dei prodotti food a Indicazione geografica protetta, ai quali si aggiungono i 164 a marchio Dop e i 2 a marchio Sgt”.
“Il nostro Paese continua così a dimostrare di meritarsi la leadership europea nell’agroalimentare con 842 denominazioni sulle 1.316 totali nel vecchio Continente - aggiunge Sani - dove il comparto food rappresenta il 40,3% delle Indicazioni geografiche complessive. In questo contesto è particolarmente significativo il riconoscimento ottenuto dai Cantuccini toscani, che sono un prodotto oramai largamente affermato sul mercato nazionale e internazionale, che gode di un’ottima reptazione presso i consumatori”.
“La concessione dell’Igp - sottolinea l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi - è il giusto riconoscimento per la qualità e tipicità tocana di un prodotto da forno che viene proposto come fine pasto in tutta la Toscana nel classico abbinamento con Vin Santo, un prodotto che appartiene indiscutibilmente alla tradizione regionale tanto da aver consolidato la doppia dizione Cantuccini toscani e Cantucci toscani, nomi che vengono entrambi protetti. Il riconoscimento dell’Igp - aggiunge Remaschi - andrà a vantaggio della qualità del prodotto toscano e delle aziende che lo producono, che vanno dalle piccole imprese, come i forni di quartiere, alle medie e grandi imprese dolciarie, a cui spetta il merito di aver portato i cantuccini sui mercati europei ed extra europei riscuotendo un meritato successo. L’Igp - conclude l’assessore - avvia una nuova fase di opportunità di sviluppo economico che ci auguriamo sia colta dalle imprese toscane”.
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