Dal 1 luglio, sono già 139.751 i lavoratori dell’industria alimentare che si sono iscritti alla Cassa Rischio Vita, costituita da Federalimentare e Fai-Flai-Uila. “È un grande successo - sottolinea il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza - che premia la scelta di costruire un primo nucleo di Welfare contrattuale nel settore alimentare. Una scelta che ha trovato grande consenso tra le aziende e tra i lavoratori e che si aggiunge ad Alifond, il fondo di previdenza integrativa”. La Cassa Rischio Vita prevede il versamento, da parte dell’azienda, di un contributo di 2 euro mensili per ogni dipendente e garantisce, in caso di morte del lavoratore, un capitale massimo di 30.000 euro ai suoi familiari.
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