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Sorpresa: additati sempre come cattivo esempio si scopre che più della metà degli americani (57%) legge le calorie sui menu, da anni al centro del dibattito, e questo condiziona le scelte al ristorante. Così i Centers for Diseases Control di Atlanta

Sorpresa: additati sempre come cattivo esempio, per il problema della diffusa obesità - tanto che, com’è noto, anche la first lady Michelle Obama, fin dall’insediamento del marito Barack alla Casa Bianca, si batte per combatterla - si scopre che più della metà degli americani (57%) legge le calorie sui menu, questione da anni al centro del dibattito e di studi, e questo può contribuire all’educazione alimentare e a condizionare le scelte dei clienti al ristorante. A dirlo è un rapporto pubblicato dai Centers for Diseases Control & Prevention di Atlanta sulla rivista ufficiale “Morbidity and Mortality Weekly Report”, condotto tra oltre 100.000 persone di 17 Stati, in riferimento ad una legge federale del 2010 che ha imposto a tutte le catene con oltre 20 punti vendita di scrivere le calorie sui menu (molti Stati non hanno però adottato regolamenti locali, nonostante la norma sia stata inclusa nella riforma sanitaria voluta dal presidente Obama). Meno sorprendente invece, il fatto che due terzi delle donne risultino più attente nel leggere e decidere, rispetto alla metà degli uomini.
Ma, nonostante che i risultati del rapporto dimostrino che i consumatori americani nel difficile rapporto con il cibo e le sue calorie sembrerebbero migliorati, rispetto a studi condotti in passato, sono molte le questioni da affrontare. Positive, perché se le donne sono più attente a ciò che mangiano lo sono anche quando scelgono il cibo per i loro figli, e questo può contribuire a combattere l’obesità infantile; negative perché le calorie, da sole, non bastano a definire la genuinità di un alimento, fatto anche di molti altri valori nutrizionali importanti. Insieme all’indicazione delle calorie ci vorrebbe, per esempio, l’indicazione dell’attività fisica da fare di pari passo. Ma, soprattutto, capire quanto l’educazione alimentare per non mangiare male, fin da piccoli, sia fondamentale.

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