Promozione e difesa della sostenibilità ambientale, economica, sociale, generazionale e imprenditoriale lungo l’intera filiera, innovazione che stimoli la ricerca continua di nuove forme e stili, sicurezza e legalità attraverso il rispetto delle regole, immagine e valorizzazione della filiera agroalimentare: nella prima Giornata della Ristorazione Italiana, promossa da Fipe/Confcommercio - che si celebra oggi e che, oltre all’evento nazionale a Roma, in contemporanea a decine di eventi diffusi sul territorio, ha coinvolto oltre 5.000 attività in Italia e 500 ristoranti italiani all’estero - è stato lanciato il primo “Manifesto della Ristorazione Italiana”, per difendere e celebrare un settore che, con 43 miliardi di valore aggiunto e 1,2 milioni di occupati, è del tutto centrale per le filiere strategiche dell’economia del nostro Paese, come quella agroalimentare e quella turistica.
“Celebrare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy la “Giornata della Ristorazione” significa valorizzare l’alimentazione non solo come un prodotto, ma come una cultura, uno stile, una storia che rende unico quel bene e, allo stesso tempo, il nostro Paese - ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso - la creatività italiana è il motore della nostra forza economica e la ristorazione, quale filiera di valori, è uno dei pilastri del made in Italy. Spero che questo Ministero possa accogliere la cerimonia di riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell’Unesco”.
“La Giornata della Ristorazione - ha dichiarato Lino Stoppani, presidente Fipe/Confcommercio - nasce come un invito alla memoria perché il suo obiettivo è ricordare la centralità del settore per il Paese in termini sia economici, sia socio-culturali, sia valoriali. Tuttavia, e forse ancor di più, abbiamo voluto questa manifestazione per rivolgere lo sguardo al futuro. Da una parte, ci auguriamo che questa giornata possa costituire un momento di riflessione e di orgoglio per un settore che negli ultimi anni ha visto a dura prova la sua tenuta. Dall’altra parte, di concerto con le istituzioni e l’intera filiera, vogliamo farne un’occasione ricorrente per pensare e ripensare a nuovi modelli più sostenibili. Quindi, come si dice: buona la prima; l’obiettivo però è quello di superarci ogni anno per fare nel tempo di questa Giornata della Ristorazione una festa per il Paese”.
“In Italia abbiamo la qualità che, se valorizzata, può portare a una crescita esponenziale del nostro export - ha dichiarato Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste - la campagna per il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell'Unesco è una battaglia per valorizzare la nostra cultura, la nostra civiltà ma anche per sostenere la nostra economia”.
“Questa giornata è una manifestazione di valore non solo per i pubblici esercizi ma per l’intera Confcommercio, anzi per l’intera economia italiana. Celebrare il settore del cibo servito significa celebrare l’intera economia del turismo e anche della cultura” ha affermato il presidente Confcommercio, Carlo Sangalli. “Finalmente la Giornata della Ristorazione è arrivata anche in Italia - ha commentato il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè - è una ricorrenza importante per un comparto che ha sofferto più di tutti durante il Covid e che adesso si sta riprendendo con grande slancio”.
Insieme alle imprese, protagonista indiscusso della prima edizione, è stato il pane, elemento centrale nella quotidianità della cultura gastronomica italiana e simbolo, tanto semplice quanto potente, dei valori di ospitalità, convivialità e condivisione. Il pane rappresenta la forza popolare della cucina italiana, che ha espresso ed esprime professionalità e prodotti insuperabili nel mondo, ma non dimentica gli ultimi: proprio in occasione di questa giornata di festa, Fipe/Confcommercio, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, farà a favore di Caritas Italiana una donazione per le mense utilizzate da chi è in condizione di fragilità.
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