02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
ECONOMIA ED EMERGENZA

“Sostieni Italia”, il fondo di Azimut per coinvestire sulla riapertura di bar e ristoranti

Il progetto punta a raccogliere fino a 8 milioni di euro dai privati per sostenere i ristoratori in difficoltà a causa del Coronavirus

Sostenere bar, ristoranti e società di catering, portando capitali privati direttamente nelle casse delle attività commerciali in crisi a causa del Coronavirus. È l’obiettivo di Azimut, realtà finanziaria indipendente nel settore del risparmio gestito, che ha creato “Azimut Sostieni Italia”, un progetto di investimento in attività locali in cui gli investitori condividono il rischio d’impresa con i ristoratori, ottenendo una parte dei ricavi generati oltre alla restituzione del capitale al termine del periodo, che è di quattro anni.

“È un veicolo che nasce con lo scopo di aiutare in particolar modo bar e ristoranti a superare il momento di difficoltà e a crescere nei prossimi anni, quando le condizioni saranno tornate alla normalità - spiega Paolo Martini, amministratore delegato di Azimut - il progetto vuole raccogliere capitali con un massimo importo di 8 milioni di euro da parte di soggetti privati. Vogliamo aiutare 80-100 esercenti di un settore, quello delle Pmi, che conta 5 milioni di aziende, l’82% della forza lavoro e 2 miliardi di fatturato. Le Pmi sono la colonna portante dell’Italia”.

La raccolta dei fondi avviene tramite la piattaforma Mamacrowd, di cui Azimut è azionista. Possono candidarsi le società di capitali in utile per almeno tre anni. Le richieste saranno valutate anche attraverso sistemi di rischio di credito. L’investimento ha una durata di 4 anni, al termine dei quali “verrà ridato indietro il capitale - aggiunge Martini - oltre a una partecipazione alla crescita del fatturato delle aziende che da nostre stime potrà dare un rendimento target tra il 3,5 e il 4,5% all’anno”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli