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SOTTO LA BUFERA CONSUMATORI E POLITICA SI UNISCONO: I MOVIMENTI DEI CONSUMATORI INVITANO AL BOICOTTAGGIO DI FRUTTA E VERDURA SOPRA I 3 EURO AL KILO. CATANIA: “NON ACQUISTATE ZUCCHINA A 7 EURO AL KG”. CANCELLIERI: “CONSUMATORI DENUNCINO IRREGOLARITÀ”

“Non compratela”. L’appello a boicottare la verdura venduta a peso d’oro unisce i palazzi della politica e il movimento dei consumatori. L’insieme perverso di neve e sciopero dei tir ha portato a rialzi medi sui prodotti freschi del 15% in poco più di due settimane con punte del 200% in alcuni negozi secondo le rilevazioni del Casper. La sigla che unisce Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori chiama così allo “sciopero della spesa”, che consiste nell’ evitare la verdura e la frutta che superano i 3 euro al chilo. Casper chiede inoltre le dimissioni di Mr. Prezzi “incapace di bloccare le speculazioni”, e di inserire nel decreto ’Cresci Italia’ l’obbligo per i negozianti di indicare anche il prezzo all’ingrosso dei prodotti in vendita.

Non parla di scioperi ma invita a “non acquistare la zucchina se costa 7-8 euro al chilo” anche il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, che minimizza la portata degli aumenti, limitata a “tre-quattro prodotti, spesso fuori stagione e fatti oggetto di rincari eccessivi”. Anche nei
giorni scorsi aveva parlato di episodi isolati, che “sarebbero molto minori con una filiera corta e trasparente”. Diversa la ricetta del ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri, che invita a denunciare le speculazioni legate al maltempo non solo per l’ortofrutta ma anche per i prodotti antigelo come i pneumatici invernali o le catene da neve. “Se ci vengono segnalate, faremo accertamenti. Ma ce le devono segnalare”, ha detto al termine dell’incontro con gli enti locali a Palazzo Chigi. E mentre la politica discute su come affrontare la nuova ondata di freddo tra i cittadini è corsa a riempire la dispensa per far fronte ai giorni di maltempo. La Coldiretti rileva un
aumento della spesa alimentare del 20% rispetto ai giorni scorsi un fenomeno che incentiva le speculazioni, già incoraggiate dalla difficoltà degli approvvigionamenti in molte aree del Paese. La neve ha bloccato le consegne e i ritiri di molti prodotti e il gelo ha ghiacciato le coltivazioni, causando fino a 200 milioni di euro di danni. Nelle campagne la situazione resta drammatica, con alcuni agricoltori, in Veneto, pronti a usare “l’effetto igloo” per proteggere le loro coltivazioni più pregiate dalle temperature polari, grazie a una speciale copertura di ghiaccio, secondo quanto riporta Confagricoltura.

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