La scuola è ricominciata, o sta per ricominciare: per alzarsi presto, affrontare una giornata a scuola e lo studio una volta tornati a casa ci sono delle indicazioni alimentari da seguire. Una ricerca degli esperti dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano (Ogp, www.educazionenutrizionale.granapadano.it) hanno indagato sulle abitudini alimentari di 500 femmine e maschi in età scolare, valutando il numero dei pasti giornalieri e l’introito totale di macronutrienti quotidiani (proteine, carboidrati e lipidi) per dare dei suggerimenti alimentari in grado di migliorare lo stato nutrizionale dei bambini: ne emerge che bambini e adolescenti saltano colazione e merenda, bevono troppe bevande zuccherate, assumono troppi grassi saturi, poco pesce, poche fibre e pochissima frutta secca.
Nella fascia d’età sotto i 6 anni il 5% di bimbi non fanno colazione, dato che sale fino al 20% dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni, nonostante il primo pasto della giornata sia per loro fondamentale per affrontare le ore di studio della mattinata. La diminuzione del numero dei pasti giornalieri aumenta con l’età: si passa dal 4.2% dei bimbi sotto i 6 anni che fanno solo 3 pasti giornalieri al 22.1% sopra i 14 anni. Con l’aumentare degli anni si tende a perdere l’abitudine alla merenda e\o allo spuntino, presente invece al 100% nei più piccoli.
I bambini introducono tutti i giorni o biscotti o brioche confezionate, mentre i dolci al cucchiaio, budini o torte farcite due volte la settimana. I gelati sono graditi dal 64% dei bambini e ne consumano anche tre porzioni la settimana, mentre le caramelle si utilizzano di più all’aumentare degli anni, passando da un consumo del 30% dei bimbi sotto i 5 anni al 47% sopra i 14 anni. Il 55% degli adolescenti utilizza lo zucchero aggiunto con il cucchiaino alle bevande, mediamente un cucchiaino e mezzo al giorno.
Ma il dato più clamoroso emerso dallo studio dell’Ogp è l’abuso delle bevande zuccherate, utilizzate dal 50% degli adolescenti quotidianamente, anche durante i pasti principali dove invece la bevanda dovrebbe essere solo acqua. E se emerge che si introducono troppi zuccheri, anche per i grassi le cose non vanno meglio. A tutte le fasce d’età (dai più piccoli ai diciassettenni) si introducono più del 10% dell’energia con gli acidi grassi saturi e meno del 5% con gli acidi grassi polinsaturi, esattamente l’inverso di quanto raccomandato. Il pesce è consumato dal 50 - 60% degli intervistati e non è consumato più di 1 volta settimana, rispetto alle dosi consigliate (2-3 volte). Anche la quantità di fibra introdotta non è molta, infatti, la verdura è consumata poco dai più piccoli e mediamente non si arriva a una porzione al giorno; la media della frutta è tra 1 o due frutti consumati al giorno.
Per migliorare l’alimentazione dei più piccoli, gli esperti dell’Osservatorio hanno stilato 5 consigli da seguire rigorosamente per alimentare nel modo corretto i bambini: innanzitutto la colazione è un pasto importante e non va mai saltato, si consiglia una parte di carboidrati con latte o yogurt. Si può utilizzare anche una piccola quantità di marmellata o miele da spalmare oppure per dolcificare le bevande. Gli spuntini e la merenda sono altrettanto importanti: l’alimento consigliato è la frutta fresca di stagione, oppure un yogurt magro anche alla frutta. In alcuni casi si consiglia anche spuntini salati. Si consigliano 3 porzioni di frutta e 2 di verdura al giorno per assicurare vitamine, sali minerali e la giusta quantità di fibra. I dolci sono sempre il tipo di alimenti che provocano più dubbi sulle quantità consigliate da consumare: vanno mangiati con moderazione. Gelati o pasticceria una volta a settimana, cercare di limitare lo zucchero aggiunto e le bibite zuccherate, prediligere frullati o spremute, a tavola bere solo acqua. Il pesce andrebbe consumato almeno due-tre volte a settimana, possibilmente cucinato in modo semplice, al vapore o in forno. La frutta secca è un alimento poco diffuso ma importante in ogni dieta salutare: noci, mandorle nocciole, contengono infatti grassi Omega 3.
“La prima colazione è un pasto fondamentale per tutti ed in particolare per bambini e ragazzi in età scolare - spiega Claudio Maffeis, Pediatra e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria ad Indirizzo Diabetologico e Malattie del Metabolismo dell’Università di Verona e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano - È provato che saltare il primo pasto importante della giornata riduce la capacità di concentrazione e priva i ragazzi dell’energia necessaria per la mattinata. Al contrario, una colazione bilanciata è in grado di fornire l’energia e i nutrienti necessari al cervello per avere una buona attenzione ad affrontare nel migliore dei modi l’attività scolastica”.
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