Che tra sport e sana alimentazione, e quindi buona agricoltura, ci sia un legame profondo, è un dato di fatto, come lo è che i campioni delle varie discipline, con la loro visibilità, possano essere da esempio nel testimoniare valori virtuosi al grande pubblico. Come fa la stella nascente del calcio italiano, Francesco Pio Esposito, attaccante dell’Inter e dell’Italia, che nel “Gran Galà del Calcio” organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori, ieri a Milano, è stato il primo a ricevere il premio “Il Campo Giusto”, dalle mani di Gian Carlo Caselli, presidente della Fondazione Osservatorio Agromafie, ed Ettore Prandini, presidente Coldiretti.
“Il riconoscimento è stato attribuito al calciatore Francesco Pio Esposito, premiato per essersi distinto non solo per il talento sportivo, ma anche per l’esempio di correttezza, rispetto e solidarietà che incarna dentro e fuori dal campo”, spiega Coldiretti, che sottolinea come il premio sia nato “per rilanciare il tema del rispetto delle regole attraverso il dialogo tra due realtà che rappresentano eccellenze italiane riconosciute in tutto il mondo: il calcio e il cibo. Due universi che condividono un elemento simbolico, il campo, inteso come luogo di incontro, educazione, crescita e comunità”. L’iniziativa, sottolineano Coldiretti e la Fondazione, vuole affermare un messaggio forte: “la legalità è un valore che deve attraversare ogni dimensione della società, dallo sport al lavoro nei campi, dalla produzione agroalimentare alla vita quotidiana”. Nel progetto trova spazio anche l’impegno storico di Fondazione Campagna Amica nelle scuole, con percorsi dedicati ai bambini e ai ragazzi. Saranno proprio gli istituti scolastici a diventare “campi di allenamento per la legalità”, grazie ad attività che uniscono educazione civica, cultura agroalimentare e attività fisica, per formare cittadini consapevoli, responsabili e capaci di riconoscere il valore, l’importanza e la necessità delle regole.
“Siamo lieti di conferire il premio “Il Campo della Legalità” al calciatore Francesco Pio Esposito, un atleta che si è contraddistinto non solo per le sue straordinarie capacità tecniche e il suo impegno sul campo, ma anche per i valori di rispetto, correttezza e solidarietà che ha sempre dimostrato durante la sua carriera. Con il suo atteggiamento sportivo e la sua integrità, Francesco ha dimostrato che il vero successo va oltre i trofei e le vittorie; esso risiede nel rispetto delle regole e nella promozione di un ambiente di gioco sano e positivo”, si legge nella motivazione.
“La consegna del premio ha rappresentato un momento ad alto valore simbolico, che ha confermato il legame profondo tra legalità, sport, cibo e salute: pilastri che Coldiretti e la Fondazione Osservatorio Agromafie promuovono quotidianamente per la tutela dei cittadini, degli agricoltori e delle nuove generazioni”, spiegano le due organizzazioni, che ricordano anche come “nel giro di poco più di un decennio il business delle agromafie è praticamente raddoppiato, salendo a 25,2 miliardi di euro, estendendo la sua azione a sempre nuovi ambiti, dal caporalato alla falsificazione e alla sofisticazione dei prodotti alimentari, dal controllo della logistica all’appropriazione di terreni agricoli e fondi pubblici, fino all’usura, al furto e al cybercrime. Un fenomeno che ha un impatto grave sull’economia, la salute dei consumatori e la reputazione internazionale del made in Italy generando perdite economiche enormi - stimati 120 miliardi di euro annui solo per l’Italian Sounding - e compromettendo sicurezza e qualità alimentare frodi alimentari, alterazioni e contraffazioni”.
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