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OCCUPAZIONE

Stop al “Click day”, per il lavoro agricolo nascerà un’agenzia che incrocia domanda e offerta

Lo ha annunciato il Sottosegretario Durigon al talk di Confagricoltura al Meeting di Rimini. In Italia servono ogni anno 100.000 stagionali
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Annunciata la nascita di una agenzia per incrociare domanda e offerta in agricoltura

“Vogliamo creare un’agenzia per agevolare il matching tra domanda e offerta nel mondo agricolo, per rispondere alle esigenze delle imprese ed evitare situazioni di criticità”. Lo ha annunciato il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Claudio Durigon durante il talk organizzato da Confagricoltura al Meeting di Rimini e dedicato alle nuove frontiere del lavoro agricolo.
“La creazione di un’agenzia è un’iniziativa che giudichiamo positivamente, ma che necessita di una riflessione più ampia” ha commentato il vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza, allargando la prospettiva alle questioni più urgenti relative al settore. Non solo reclutamento della manodopera, ma anche formazione, sicurezza e garanzie per permettere agli addetti di professionalizzarsi e alle aziende di essere più performanti. L’evoluzione tecnologica in campo richiede infatti operai specializzati. Confagricoltura, a riguardo, sta investendo in progetti formativi in Tunisia e Uzbekistan.
“Sulla manodopera straniera ci sono ancora alcuni ostacoli importanti da affrontare, a partire dal “Click Day” - ha spiegato il direttore generale Roberto Caponi - la nostra proposta è di abolirlo e avviare invece una sorta di prenotazione sempre aperta con il Ministero dell’Interno, con impegno su tempi e produzioni, in modo da garantire certezze sul fabbisogno effettivo di lavoratori e un reale controllo della domanda”. “Lo strumento del click day è superato” ha aggiunto Durigon, concordando sulla posizione di Confagricoltura.
In Italia sono un milione gli addetti in agricoltura, di cui un terzo stranieri. Il fabbisogno è di circa 100.000 stagionali. Con il decreto flussi per il lavoro subordinato stagionale nel settore agricolo sono stati fatti passi avanti, ma occorre ancora semplificare le procedure.
“É cambiato lo scenario generale del comparto: le imprese fanno sempre più ricorso all’appalto dei servizi per reclutare gli addetti. Anche lo strumento della disoccupazione agricola - ha aggiunto Gambuzza - nato ormai molti anni fa in un contesto diverso, necessita di una riflessione alla luce dell’evoluzione del lavoro in agricoltura”.
Quello del lavoro non è il solo approfondimento legato a cibo e agricoltura di scena al Meeting di Rimini: domani, 26 agosto, in programma un incontro dedicato alle “Eccellenze in Italia”, in cui il comparto agroalimentare italiano si confronta per delineare strategie condivise di sviluppo e valorizzazione delle eccellenze nazionali. Dal campo alla tavola, passando per la trasformazione e la distribuzione, il panel illustrerà le dinamiche di un settore pilastro dell'economia e dell’identità culturale del nostro Paese. Con il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ci saranno Stefano Berni, dg Consorzio Grana Padano; Gianmaria Bettoni, presidente Impresa Persona Agroalimentare; Giorgia Favaro, ad McDonald’s Italia; Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura; Bruno Piraccini, presidente Orogel, e il produttore di Barolo Giuseppe Vaira. Particolare attenzione sarà dedicata alle sinergie tra tradizione e modernità, con uno sguardo alle nuove sfide globali, tra cui i dazi, che richiedono risposte coordinate tra operatori privati e decisori pubblici.

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