02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“STOP ALLA FAME NEL MONDO E ALLA MALNUTRIZIONE ALTRIMENTI NON CI POTRÀ MAI ESSERE UNO SVILUPPO SOSTENIBILE”. LO DICE LA FAO-L’ORGANIZZAZIONE PER L'ALIMENTAZIONE E L'AGRICOLTURA, IN VISTA DEL SUMMIT MONDIALE “RIO+20” DI SCENA A GIUGNO A RIO DE JANEIRO

“Stop alla fame nel mondo e alla malnutrizione altrimenti non ci potrà mai essere uno sviluppo sostenibile”. Lo dice la Fao nel rapporto “Verso il futuro che vogliamo: fermare la fame e attivare la transizione verso sistemi agricoli e di cibo sostenibili”, realizzato per il summit mondiale “Rio+20”, a giugno, a Rio de Janeiro, a 20 anni dal primo summit sulla Terra del ‘92.

La Fao stima perdite di cibo a livello globale in 1,3 miliardi di tonnellate all’anno - circa un terzo della produzione mondiale di cibo per consumo umano - pari a oltre il 10% del consumo totale mondiale di calorie. “Non possiamo parlare di sviluppo sostenibile mentre - ha detto il direttore generale della Fao, Josè Graziano da Silva - questa situazione persiste, mentre quasi uno ogni sette uomini, donne e bambini vengono abbandonati, vittime della denutrizione. La ricerca per la sicurezza alimentare - ha aggiunto da Silva - può essere il filo conduttore che lega le diverse sfide che abbiamo di fronte e contribuisce a costruire un futuro sostenibile. Al vertice di Rio, abbiamo l’opportunità d’oro per esplorare la convergenza tra i programmi di sicurezza alimentare e la sostenibilità”.

In particolare, nel documento si sottolinea che cibo e agricoltura sono già i principali utilizzatori delle risorse. Ad esempio, i sistemi alimentari consumano il 30% dell’energia mondiale. Le colture e il settore del bestiame utilizzano il 70% di tutti i prelievi d’acqua. Tre quarti dei poveri del mondo soffrono la fame e vivono nelle zone rurali e la maggior parte di essi, per il loro sostentamento, dipendono dall’agricoltura e dalle attività connesse. Inoltre, prosegue il rapporto Fao, il 40% delle terre degradate del mondo sono in aree con alti tassi di povertà. L’accesso alle risorse naturali - come terra, acqua o foreste - è essenziale per i 2,5 miliardi di persone che producono cibo per il proprio consumo e reddito.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli