Stop alla pesca nei mari italiani, per ripopolare le acque e ricostituire gli stock ittici del Belpaese. Lo prevede il decreto “Fermo Pesca” 2017, firmato ieri dal Sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione, che sospende temporaneamente le attività di pesca delle unità autorizzate con il sistema a strascico per l’anno 2017 (https://goo.gl/kDmHJD). In particolare, da Trieste a Ancona, lo stop sarà per 42 giorni consecutivi ,dal 31 luglio al 10 settembre, da San Benedetto del Tronto a Termoli, si va dal 28 agosto al 08 ottobre, mentre da Manfredonia a Bari è disposta l’interruzione temporanea dell’attività di pesca per 42 giorni consecutivi dal 31 luglio al 10 settembre per le imbarcazioni abilitate alla pesca costiera locale ed è disposta l’interruzione temporanea dell’attività di pesca per 30 giorni consecutivi dal 31 luglio al 29 agosto anno ai quali vanno aggiunti 10 giorni lavorativi di fermo per le imbarcazioni abilitate alla pesca costiera ravvicinata. Ancora, da Brindisi a Civitavecchia il fermo andrà dall’11 settembre al 10 ottobre, mentre tra Livorno a Imperia dal 2 ottobre al 31 ottobre. Sardegna e Sicilia, invece, dovranno disporre lo stop per almeno 30 giorni con provvedimenti regionali.
“Per i marittimi imbarcati sulle unità che eseguono l’interruzione temporanea è prevista l’attivazione della misura sociale straordinaria che dispone il riconoscimento di un'indennità giornaliera in caso di sospensione dal lavoro derivante da misure di arresto temporaneo”, ricorda il Ministero.
“Tra le novità rilevanti rispetto agli scorsi anni c’è la divisione dell’areale Ionico-Tirreno e la disposizione di un fermo differenziato per caratteristiche delle imbarcazioni dell’areale compreso tra Manfredonia e Bari. Inoltre sono state accolte - commenta il Sottosegretario con delega alla pesca Giuseppe Castiglione - le richieste delle imprese che operano nel basso Adriatico, dove operano flotte pescherecce abilitate allo strascico con caratteristiche tecniche differenti tra loro e quelle arrivate dalle imprese liguri e toscane, per le quali viene disposta l’interruzione temporanea obbligatoria in ottobre”.
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