Stordire, stupire, emozionare. È quello che ogni grande chef vorrebbe riuscire a fare con i propri piatti, e che Paco Roncero, allievo di Ferran Adrià, fa nel suo ristorante di Ibiza: un’esperienza multisensoriale da 1.650 dollari a persona ...

Stordire, stupire, emozionare. È quello che ogni grande chef vorrebbe riuscire a fare con i propri piatti. A volte riuscendoci, altre no. Tra le storie di successo c’è quella di Ferran Adrià, il cuoco catalano che a rivoluzionato la cucina mondiale, facendo dell’innovazione la propria cifra stilistica, tanto che di lui si è parlato per un decennio più per le tecniche che per i piatti. Adesso che “El Bulli” non c’è più, e che Adrià ha riscoperto il piacere di una cucina u n po’ più “reale”, è Paco Roncero, allievo dello chef catalano, a rilanciare sul versante della cucina spettacolo. Puntando sulla video gastronomia: nel suo ristorante di Ibiza tavoli e pareti sono giganteschi schermi sui quali compaiono gli ambienti che arricchiscono l’esperienza dei cibi, avvolgendo i commensali in un’atmosfera ad hoc, fatta anche di musica ed effetti sonori. I piatti, poi, sono tutt’altro che “piatti”, ma, ad esempio, cioccolato a forma di foglia di vite, olio solidificato travestito da riso, pane disidratato camuffato da terra da cui cogliere le (ricostruite) verdurine per l’insalata. Nel piatto, in fin dei conti, niente di nuovo, tutto intorno un progetto multimediale che punta a coinvolgere tutti e cinque i sensi, per una cifra a dir poco mostruosa: 1.650 euro a persone, per 20 assaggini, nonostante diversi studi di neurobiologia dimostrino come l’olfatto, e quindi il gusto, non subiscono alcun tipo di cambiamento da condizioni visive diverse. Semmai, è a livello neurologico che qualcosa può cambiare, e quindi nella percezione globale dell’esperienza, ma per chi ama davvero l’esperienza culinaria, anche la più estrema, può un’innovazione che non ha niente a che vedere con la cucina, valere così tanto?
Info: www.sublimotionibiza.com/en/