02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

STUDIO FRANCESE EVIDENZIA EFFETTI TOSSICI DEL CONSUMO DI OGM SULLA SALUTE DI CAVIE ANIMALI: IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DELL’EUROPARLAMENTO JOSÉ BOVÉ (VERDI) CHIEDE LO STOP PER AUTORIZZAZIONI E IMPORTAZIONI. LE REAZIONI IN ITALIA

Sospendere immediatamente il rilascio delle autorizzazioni per la coltivazione di varietà di mais geneticamente modificato (come il Mon 810 della Monsanto e la patata Amflora della Basf) e per l’importazione di mais e soia transgenica. Questa la richiesta avanzata oggi alla Commissione Ue dal vicepresidente della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento, l’esponente francese dei verdi José Bové, dopo la pubblicazione di uno studio realizzato dal professor, Gilles-Eric Seralini dell’Università francese di Caen, che evidenzia gli effetti tossici che il consumo di prodotti Ogm ha determinato sulla salute delle cavie animali.
“Non abbiamo ancora preso visione dello studio - ha detto oggi il portavoce del commissario Ue alla salute John Dalli - ma sicuramente lo sottoporremo all’esame dell’agenzia per la sicurezza alimentare (Efsa) per trarne eventuali conseguenze”. Lo studio francese potrebbe riaprire la discussione sulla tesi sostenuta ufficialmente da Bruxelles, ovvero che i prodotti transgenici finora esaminati sono innocui. Una tesi che però è già stata contestata da alcuni Paesi, come la Francia, dove è stata adottata una clausola di salvaguardia per impedire la coltivazione del Mon 810 sul suo territorio.
In Italia, invece, le prime reazioni alla richiesta di stop arrivano da Coldiretti, Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, e dall’ex Ministro delle Politiche Agricole, ora Governatore del Veneto, Luca Zaia. “Il 71% degli italiani che ritengono il cibo biotech meno salutare di quello tradizionale trovano ora una conferma nei risultati shock della ricerca che rafforzano la scelta dall’Italia di vietare le coltivazioni di organismi geneticamente modificati nel rispetto del principio di precauzione”, è il commento dell’organizzazione guidata da Sergio Marini.
“Lo studio shock realizzato in Francia sulla tossicità del mais transgenico e del Roundup (un erbicida molto diffuso) - rilancia la Cia - conferma tutte le nostre preoccupazioni. Il principio di precauzione è il limite invalicabile. Per questo chiediamo al governo di intervenire in sede Ue per sospendere il rilascio delle autorizzazioni per la coltivazione e le importazioni di questa varietà. Nello stesso tempo ribadiamo l’urgenza di attivare l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare al fine di porla in sintonia con l’Authority europea di Parma. Serve un’Agenzia senza troppi lacci e impedimenti burocratici, ma in grado di intervenire ed operare in modo snello e tempestivo per affrontare i problemi e gestire in maniera valida situazioni di rischio e i sistemi di rapido allarme sotto il profilo agroalimentare. Da sempre - aggiunge il presidente Politi - siamo fermamente convinti che gli organismi geneticamente modificati non servono alla nostra agricoltura diversificata e saldamente legata alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle variegate realtà rurali. E le notizie che giungono dalla Francia rafforzano la nostra posizione anche dal punto di vista puramente salutare. La nostra contrarietà non è ideologica. Siamo, infatti, convinti che in Italia ed in Europa è possibile produrre colture proteiche libere da biotech, con beneficio per l’ambiente, per la salute, nonché per migliorare il reddito degli agricoltori e degli allevatori. Tuttavia, questo non significa che la nostra posizione sia oscurantista. Da parte della Cia non c’è alcuna preclusione nei confronti della scienza e della ricerca. E’ importante una riflessione seria che deve coinvolgere la ricerca e la produzione agricola. Il tutto, comunque, deve essere fatto nel pieno rispetto del principio di precauzione e della tutela delle esigenze peculiari delle produzioni di qualità e tipiche dei territori agricoli italiani”.
“Josè Bovè ha ragione: alla luce della ricerca francese secondo la quale ci sono prodotti Ogm autorizzati risultati tossici per gli animali e forse per l’uomo - aggiunge Luca Zaia - il rilascio delle autorizzazioni alla semina va immediatamente sospeso ad ogni livello e in tutta Europa e va vietata l’importazione di prodotti transgenici. Sono sempre stato contrario agli Ogm e, a fronte di un’ulteriore conferma della tossicità di produzioni geneticamente modificate, accertata da una ricerca francese ogni discorso di tipo procedurale passa in secondo piano. Qui non si tratta più di possibile inquinamento di produzioni autoctone e del mercato, ma di salute. Mi auguro che questa ricerca, “vera” ricerca, convinca anche gli assertori in buona fede dell’uso di questi prodotti a rivedere le loro posizioni, perché con la sicurezza alimentare non si può né rischiare, né tantomeno lucrare”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli