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SULLE COLLINE BOLOGNESI IL PRIMO PUNTO VENDITA CON DEGUSTAZIONE DEI PRODUTTORI BIOLOGICI E EQUOSOLIDALI DI ALCE NERO, MIELIZIA E LIBERA TERRA

Sulle colline bolognesi arriva il primo punto vendita diretto dei produttori di Alce Nero, Mielizia e Libera Terra: non solo un luogo dove acquistare i prodotti biologici, tipici ed equosolidali dei tre marchi, ma anche uno spazio dove assaggiarli e conoscerli direttamente dalla voce di chi li ha realizzati.
L’obiettivo del gruppo Alce Nero & Mielizia (una società per azioni con sede a Monterenzio sulle colline bolognesi controllata dal Consorzio apicoltori agricoltori biologici italiani e che ha un fatturato di 20 milioni di euro) è triplice: valorizzare i produttori, i prodotti e i territori; salvaguardare la biodiversità; favorire la cultura agricola, alimentare e gastronomica. Sarà, quindi, disponibile non solo l’intera gamma dei tre marchi, che conta complessivamente più di 140 referenze (mieli biologici e tipici, pappa reale fresca, propoli, paste, risi, biscotti, sughi, succhi, confetture, prodotti equosolidali e realizzati nelle terre confiscate alla mafia), ma anche tante tipicità dei soci bolognesi e non solo (tra cui 22 tipi diversi di mieli e 12 varietà di risi). Il punto vendita conta una superficie di ben 240 metri quadrati (140 di area vendita e 100 di area degustazione, compreso lo spazio per la preparazione del cibo). Quello di Monterenzio è solo il primo di una serie di punti vendita dei produttori: nei prossimi mesi infatti sono previste altre aperture nelle aziende agricole, di trasformazione e agriturismi di soci del gruppo: nella campagna fiorentina (azienda apistica La Ginestra), a Palermo (cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra), a Bitonto in Puglia (oleificio Finoliva), a Cesena (stabilimento di trasformazione dell’ortofrutta La Cesenate) e nel vercellese (risicoltori di Oryza).
Un modello economico, proprio perché cerca di coniugare la qualità del prodotto, l’eticità (il lavoro, portato avanti da anni dal gruppo, con le cooperative equosolidali del centro America e con quelle di Libera Terra che lavorano le terre confiscate alla mafia) e il concetto di giustizia sociale.
“Da produttori convinti e radicati nei nostri territori - afferma il presidente di Alce Nero & Mielizia, Lucio Cavazzoni - ci sentiamo i migliori ambasciatori dei nostri prodotti, delle loro qualità, della loro storia e del mestiere che li definisce. Per questo i nostri soci saranno a disposizione dei visitatori per l’assaggio e per raccontarne la coltivazione, la raccolta, la trasformazione e le peculiarità che li rendono vere e proprie specialità alimentari. La biodiversità inoltre è oggi particolarmente difficile: basti pensare che attualmente la distribuzione compra solo cinque varietà di miele fra le venti che produciamo e ne vende solo tre. Per questo uno degli scopi dell’iniziativa è ricostruire con il consumatore e la distribuzione un rapporto che valorizzi le varietà dei prodotti agroalimentari delle nostre terre”.

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