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L’EVENTO

“Summer Fancy Food” 2025 a New York: l’Italia del cibo made in Italy protagonista

Sotto i riflettori, in un mercato fondamentale, tante eccellenze italiane come il Parmigiano Reggiano. Coldiretti: “cibo strumento di pace”

Uno dei motori dell’economia e tra i portabandiera più iconici e valorosi del made in Italy, il cibo italiano, insieme al vino, è tra i più apprezzati al mondo, ed un pilastro della Dieta Mediterranea, per molti la migliore in assoluto. Cibo italiano che anche quest’anno sarà protagonista di un evento di riferimento, il “Summer Fancy Food Show” n. 69, in programma dal 29 giugno all’1 luglio, al Javits Center a New York, e che vede in prima fila la Specialty Food Association (Sfa). Si tratta di una delle principali fiere del food & beverage nel mondo con 2.400 espositori, oltre 60 Paesi presenti, Italia ovviamente compresa, che arriva nelle ore in cui sono sempre più intense le trattative tra Ue e Usa sul tema dei dazi (oggi al 10%), con il presidente americano Donald Trump che si è detto disposto ad allungare la scadenza per nuove decisioni oltre il 9 luglio, e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Lyen, che ha dichiarato che l’Europa è pronta sia a chiudere un accordo in tempi brevi, sia ad eventuali contromisure se questo non verrà concretizzato. Nell’export del food & beverage negli Stati Uniti, nel primo trimestre 2025, l’Italia è leader (dati Intesa Sanpaolo), forte di un +10,9% sulle vendite dei prodotti, e supera Francia (+8%) e Spagna (+4%). Del totale dell’export tricolore il valore destinato al mercato Usa pesa l’11,6% del totale e racconta di 7,8 miliardi di euro per gli States così suddivisi: 4,9 miliardi dall’industria alimentare, 2,8 miliardi dalle bevande (di cui 1,9 miliardi sono il vino) e 114 milioni dall’agricoltura.
Tra i nomi più importanti presenti al Summer Fancy Food Show, c’è sicuramente il Consorzio del Parmigiano Reggiano: un appuntamento, per l’ente che rappresenta uno dei formaggi più famosi al mondo, per sostenere le azioni di promozione della domanda della Dop, che vede negli Usa il principale mercato estero, pari al 22,5% della quota export totale: nel 2024 sono state esportate oltre 16.000 tonnellate, con un aumento del +13,4% sul 2023. Inoltre, a livello di sell-out, nel primo quadrimestre il Parmigiano Reggiano ha continuato a crescere del +9% in linea con i mesi precedenti. Per le vendite da produttore a consumatore finale (dati sell-in) - dopo l’aumento di fine 2024, dovuto principalmente alla tendenza a fare scorte in vista di una possibile crescita dei prezzi, e al netto di un picco del +40% registrato a marzo 2025, quando apparve imminente l’annuncio da parte del presidente Donald Trump di dazi aggiuntivi - si è registrato un trend di stabilità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ad aprile, il presidente Trump ha introdotto ulteriori dazi del 10% sulle importazioni dall’Unione Europea: pertanto, nel caso della Dop, i dazi sono passati dal 15% (la tariffa “storica”) al 25% attuale. Prima di aprile 2025, con i dazi pari al 15%, il Parmigiano Reggiano di 24 mesi, che in Italia viene oggi venduto a circa 15 euro al kg, negli Usa arrivava sugli scaffali con un prezzo medio di 42 dollari al kg. In questa fase transitoria, con i dazi aggiuntivi del 10%, lo stesso viene oggi venduto a circa 49 dollari al kg. Ma, ai livelli attuali, il prezzo reale per il consumatore entro i primi mesi del 2026 subirà inevitabilmente un’ulteriore impennata, poiché si riverseranno sul consumo sia i rilevanti aumenti registrati all’origine, sia l’effetto moltiplicatore del cambio dollaro/euro, superando ampiamente i 55 dollari al kg, ha spiegato una nota del Consorzio del Parmigiano Reggiano che “non nasconde la preoccupazione per le ripercussioni che avrà l’aumento del prezzo sulla domanda del prodotto (come già detto a WineNews dal presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli). Tuttavia, ha fiducia nei risultati positivi che otterrà l’operazione negoziale dell’Ue, che deve evitare ulteriori incrementi di dazi incoerenti e insostenibili per tutti gli attori in gioco, in primis consumatori e importatori americani. È necessario, inoltre, un confronto con i principali player del mercato Usa per impostare un percorso di crescita in questa momentanea situazione di incertezza”. Il Consorzio sarà presente nel Javits Center, il centro fieristico di New Yorkon Yard. L’evento, che vedrà la partecipazione di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, di Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna, di Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna e Stefano Bonaccini, europarlamentare, non sarà solo l’occasione per raccontare le nuove iniziative di promozione negli States, ma anche per approfondire la posizione del Consorzio rispetto alla possibilità di introduzione di nuovi dazi (sospesa da Trump fino al 9 luglio con possibilità di proroga) su tutte le importazioni dall’Unione Europea, con incontri one-to-one con i partner commerciali per condividere strategie e attività del 2025 e prospettive per il 2026, oltre a degustazioni guidate della Dop nelle sue sfaccettature di biodiversità; il presidente Nicola Bertinelli incontrerà i principali stakeholder e opinion leader nella serata del 29 giugno al Peak, il ristorante in cima al celebre grattacielo The Edge ad Huds.
Ma il cibo è anche uno strumento di pace contro tutte le guerre, comprese quelle commerciali, un tema scelto da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia, sempre al Summer Fancy Food, a New York che apre domenica 29 giugno (ore 11) con l’inaugurazione del Padiglione Italia. In un mondo segnato da crescenti tensioni e conflitti, il cibo può e deve tornare a essere uno strumento di pace, poiché sostenere l’agricoltura, proteggere l’ambiente e garantire il diritto a una sana alimentazione significa costruire le basi per un dialogo autentico tra i popoli. Ma la presenza al Summer Fancy Food sarà anche l‘occasione per fare il punto della situazione sulla presenza del cibo italiano sui mercati Usa anche alla luce dei dazi voluti dal presidente Donald Trump. Domenica 29 giugno, alle ore 11.45, l’incontro inaugurale su “L’eccellenza del modello alimentare italiano”. Ad aprire i lavori sarà Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale di Coldiretti, cui seguiranno i saluti di Matteo Zoppas, Presidente dell’Agenzia Ice e gli interventi dell’ ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York, Sanda Ojiambo, Assistant Secretary-General, United Nations Global Compact, Brooke Leslie Rollins, Segretario dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America (intervento in attesa di conferma), Jacopo Morrone, Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. A seguire, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, con le conclusioni del Presidente Coldiretti, Ettore Prandini. Lunedì 30 giugno, alle ore 12,30, sempre nello spazio del Padiglione Italia, focus su “Indicazioni geografiche italiane: una garanzia di qualità per il consumatore Usa” . L’incontro sarà aperto dal Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, a cui seguiranno i saluti di Paolo De Castro, Presidente di Filiera Italia, del Generale Maurizio Cintura, Attaché della Guardia di Finanza a Washington Dc, Riccardo Deserti, Presidente di Origin International, Alessandro Schiatti, Ceo I love italian food, Erica di Giovancarlo, Direttore dell’Ufficio Ice di New York, Felice Assenza, Capo Dipartimento Icqrf, garante della qualità e della legalità nella filiera agroalimentare. Le conclusioni sono affidate al Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini e al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Al termine dell’incontro sarà siglato l’accordo Coldiretti - I love italian food finalizzato a promuovere progetti di valorizzazione dell’agroalimentare autentico nei mercati esteri.

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