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TREND E CONSUMI

Svezia, il 2020 del vino, con l’Italia che avanza e i giovani che si allontanano

Analisi Wine Analytics: tra Systembolaget e ristoranti, dove il 28% delle bottiglie arriva dal Belpaese, con la Toscana sul podio delle wine list
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Il 2020 del vino in Svezia

La crescita dei consumi di vino, in Svezia, è di lungo corso: risale almeno agli anni Settanta, quando il Governo di Stoccolma decise di provare ad invertire una rotta pericolosa, a livello sanitario, spingendo gli svedesi a limitare i superalcolici e spostarsi su vino e birra. Da quel momento, in effetti, il trend dei consumi di vino è stato di una crescita continua, almeno fino al 2015, quando ha raggiunto il suo picco, almeno in termini di consumatori. Allora, erano 6,3 milioni gli svedesi che bevevano vino abitualmente, un dato sceso a 5,8 milioni nel 2020, come emerge dai dati di Wine Intelligence. Per un consumi medio, sostanzialmente stabile dal 2010, di 29 litri a persona, che passa, vale la peno ricordarlo, perlopiù per il retail gestito dal Systembolaget, il monopolio svedese degli alcolici, a cui sfugge solo la birra a bassa gradazione alcolica, che si trova anche al supermercato. Un canale che fa quasi il 70% delle vendite, e che ha sostenuto i consumi anche nel 2020, anno difficilissimo, ma non per la Svezia, dove le esportazioni italiane, nei primi 11 mesi (dati Istat analizzati da WineNews), sono cresciute del 3,6%, a 174 milioni di euro.
Una performance che trova conforto anche nelle vendite al ristorante, dove i vini italiani, a volume, rappresentano il 28% di tutte le bottiglie stappate, il doppio di Francia (14%) e Spagna (12%), come raccontano i dati di Wine Analytics. Che, come di consueto, ha analizzato le liste dei vini dei ristoranti svedesi: tra le regioni produttive con la maggiore penetrazione, sul podio ci sono Rodano (82%), Bordeaux (71%) e Borgogna (71%), a pari merito con la Toscana (71%), quindi il Piemonte (65%), con il Veneto alla posizione n. 9 (59%). Il 2020, comunque, anche in Svezia ha portato trend di consumo tutti nuovi: crescita delle vendite online, home delivery, ruolo delle donne sempre più rilevanti. Ed ancora, la premiumisation del mercato del vino, spinta dalla ricerca di una sempre maggiore qualità, il boom dei vini organici (+17%), sostenuto proprio dal Systembolaget, così come la crescita. Bene anche i piccoli formati, come le mezze bottiglie, e quelli alternativi, come le lattine, ma i consumi di vino sono ancora legati ai wine lover più maturi, con i giovani che virano prepotentemente sulle craft beers. L’estate 2020, inoltre, ha visto il boom dei rosati, cresciuti del 20%, mentre i vini a basso livello di alcol non hanno sfondato, restando una nicchia poco popolare.

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