TARTUFO, IN TOSCANA UN MERCATO SOMMERSO DA 14 MILIONI DI EURO

Un mercato sommerso che solo in Toscana vale 14 milioni di euro.
E' quello del tartufo, secondo una stima emersa oggi a Firenze dove è
stato presentato il libro "Il buon tartufo, usi e costumi del diamante
della tavola" scritto dal giornalista Aldo Fiordelli e edito da
Polistampa. Come spiegato dallo stesso autore "la vendita del prezioso
tubero è del tutto informale e non soggetta al rilascio di alcuna
fattura fiscale da parte dei raccoglitori. Questo meccanismo fa si che
il mercato del tartufo sia in larga parte al nero. Allo stesso tempo -
ha aggiunto - è davvero difficile riuscire a sapere dai cavatori
quanto tartufo venga effettivamente raccolto ogni anno. Per arrivare a
una stima del mercato in Toscana - ha spiegato ancora - abbiamo
incrociato due dati distinti. Da una parte il numero di cercatori
dotati di patentino, che secondo la Regione erano 3.496 nel 2004. Dall'
altra, un sondaggio dell' Associazione nazionale dei tartufai secondo
cui la raccolta frutta ad ogni cavatore circa 4000 euro l' anno.
Incrociando i dati si ottiene la cifra di 13, 984 milioni". Una cifra
stimata per difetto, secondo Fiordelli, dato che anche per il tartufo
esiste il fenomeno del bracconaggio e solo in Toscana sarebbero
complessivamente 6000 i cercatori, considerando anche quelli privi di
permesso. Il prezioso tubero, sia bianco che nero, viene raccolto
principalmente in provincia di Pisa nelle zone di San Miniato e
Volterra, nelle crete senesi e nella Val Tiberina. Sul mercato il
tartufo bianco, in assoluto il più pregiato, spunta in questi giorni
quotazioni nell' ordine di 1500 euro al chilo, ben lontane dai 4600
euro degli scorsi anni e che hanno fatto la fortuna di molti cercatori.
Attenzione poi alle imitazioni, secondo Aldo Fiordelli, "il rischio per
i consumatori meno attenti è quello di imbattersi in varietà di tartufo
poco pregiate e magari trattate con surrogati sintetici per
intensificarne l' aroma. Un altro pericolo - ha concluso l' autore -
viene poi dalla Cina, dove viene raccolto un tipo di tartufo nero di
scarsa qualità e venduto sulle tavole europee a caro prezzo".