Anche il tartufo, in stretta sinergia con il vino, ed insieme alle altre eccellenze del made in Italy agroalimentare, nel protocollo di promozione del Ministero delle Politiche Agricole, con cui prenderà parte “a tutti gli eventi che il Ministero dell’Agricoltura produrrà in Italia e all’estero. Senza dimenticare l’aspetto formativo, con corsi dedicati agli chef e ai maitre di sala, ma anche ai gourmet più appassionati”, come racconta a WineNews Giuseppe Cristini, presidente dell’Accademia Italiana del Tartufo nel Mondo, dalla presentazione della stagione tartufigena 2020 del tartufo bianco pregiato, di scena oggi a Roma, all’auditorium della Cia - Agricoltori Italiani. Una stagione tutta da scoprire, partendo, come da tradizione, dalla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba n. 90 (10 ottobre - 8 dicembre), che non poteva non celebrare il suo prestigioso anniversario. I prezzi? 2.000-3.000 euro al chilo. E non finisce qui, perché dal binomio tra il tartufo ed il vino, arriva una nuova sinergia, tra Accademia Italiana del Tartufo nel Mondo e Ais - Associazione Italiana Sommelier. “Sono emblemi del made in Italy - riprende Cristini - e li racconteremo in Italia e nel mondo, dove il tartufo è apprezzato ovunque. Nascerà una guida dedicata al tartufo ed ai ristoranti gourmet con i vini italiani in abbinamento consigliati da Ais. L’obiettivo è quello di fare del tartufo un lusso democratico. Magari non con il bianco più pregiato, ma penso all’estivo o ai brumali o ai bianchetti, che tutti possono degustare”.
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