“TASTE 2009”: DAL 2010 TUTTA FIRENZE CAPITALE DEL GUSTO. INTANTO LA NUOVA TENDENZA DEI PRODOTTI DELL’ECCELENZA ITALIANA E’ “BIO, LIGHT E IGP”

E’ “bio, light e Igp” la nuova tendenza dei prodotti dell’eccellenza italiana. Sono le ricette tramandate di madre in figlia, sapori che arrivano da dispense, cucine e cantine, alcune delle quali sono state messe in scena a “Taste-In viaggio con le diversità del gusto”, il salone del gusto e delle idee organizzato da Pitti Immagine a Firenze, che, per l’edizione 2010, avrà ancora più espositori e sarà ancora più ricco di eventi in tutta la città.

“Dalla prossima edizione - prosegue Paolini - vorremmo anche coinvolgere di più la città con il programma “Fuori di Taste”, che ha debuttato quest’anno ottenendo un sorprendente favore e facendo così diventare Firenze per una settimana la capitale del gusto. Il programma di eventi potrebbe così cominciare già il martedì coinvolgendo ristoranti, enoteche, botteghe, alberghi e diversi punti di ritrovo. Ma soprattutto vorremmo ampliare i momenti di degustazione del vino”.

Alcuni esempi della nuova tendenza all’insegna del “bio, light e Igp”? Da Dolcelieve, la linea biologica lanciata dalla giornalista di economia, Fabiana Giacomotti, con i biscotti e i frollini per intolleranti golosi dedicati a chi soffre di ipersensibilità a lattosio e uovo, ma non vuol rinunciare ai dolci, a La Fattoria delle Delizie che utilizza solo prodotti di agricoltura “bio” per realizzare sughi, salse e sottoli. Ricette classiche e novità, come la Saba, il mosto d’uva cotto lentamente in grandi paioli. Poche calorie, solo 130 ogni 100 g di prodotto, per le composte di frutta dell’Alto Adige di Alpe Pragas, prodotte utilizzando il 72% di frutta fresca e fruttosio, mentre dalle colline verdi di Massa Lubrense, a 220 metri dal mare, arrivano i limoni Igp. “Forse - afferma Giuseppe Pollio, titolare dell’azienda Il Convento - non tutti sanno che il limoncello si fa con la buccia e non col frutto, ma ormai in Italia due bottiglie su tre sono fatte utilizzando solo gli aromi”.