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TECNOLOGIA PULITA PER ABBATTERE I COSTI DELL’ENERGIA (CHE IN ITALIA COSTA IL 30% IN PIÙ DELLA MEDIA EUROPEA): ECCO L’OBIETTIVO DI “GREEN ENERGY DESK”, PROGETTO DI OFFICINAE VERDI E FEDERBIO, PRESENTATO OGGI AL SANA DI BOLOGNA

Investire in tecnologie pulite come fotovoltaico in grid parity, solare termico, biomasse, biogas, minieolico, cogenerazione ed efficienza energetica per abbattere i costi energetici e recuperare competitività: ecco gli obiettivi del “Green Energy Desk”, presentato al Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale, di scena fino a domani a Bologna, e destinato al comparto delle coltivazioni biologiche. Il progetto, frutto della collaborazione siglata tra Officinae Verdi e FederBio, è rivolto ad aziende che vogliono tagliare i costi energetici per recuperare competitività e risorse, puntando sull’eccellenza e la sostenibilità dei prodotti. Secondo le stime di Confartigianato, infatti. le aziende agricole, come il resto delle imprese italiane, sono penalizzate da un costo dell’energia elettrica fino al 30% in più rispetto al costo medio dell’energia pagato dai competitor europei. I margini di miglioramento che le imprese possono raggiungere sul fronte del recupero e della riqualificazione energetica sono ampi, intorno al 20%- 30% in base al settore merceologico e allo “stato di salute” impiantistico ed edilizio dell’azienda, con punte che arrivano al 40% intervenendo su impianti che non hanno mai provveduto ad un approccio di riqualificazione energetica integrato (elettricità, riscaldamento).

Le imprese che aderiranno al progetto, verranno accompagnate lungo tutto il percorso: audit energetico iniziale, ottimizzazione degli investimenti e individuazione delle soluzioni finanziarie (attivabili con UniCredit), realizzazione impiantistica, gestione delle pratiche autorizzative e ottenimento degli incentivi, sino alla certificazione degli interventi realizzati. Le soluzioni e i prodotti finanziari messi a disposizione da UniCredit e collegati ai progetti di eco-sostenibilità sono pensati non solo per impianti di grandi dimensioni, ma anche e soprattutto per piccole - medie taglie, da 20 a 200 kWp, in una logica di autoconsumo in linea con gli ultimi decreti sulle rinnovabili.

L’agricoltura, con un consumo complessivo di 5.924 milioni di kWh nel 2012 (secondo i dati Terna), “rappresenta solo il 2% del consumo energetico nazionale, ma costituisce a livello globale uno dei fattori che più contribuiscono al cambiamento climatico - spiega Paolo Carnemolla, presidente FederBio - dal 1990 al 2004, la produzione di Co2 collegata ai processi produttivi agricoli è passata da 39 milioni di tonnellate a 49 miliardi, a causa di un sempre maggiore utilizzo di fertilizzanti, lo sviluppo della zootecnia, la produzione dei reflui. Incentivare tutti gli attori delle filiere agricole a sostenere i metodi di coltivazione biologica e le tecnologie per un’agricoltura sostenibile - aggiunge Carnemolla - permette non solo il miglioramento della produttività dei terreni e la protezione dell’ambiente, ma anche il contenimento dei consumi energetici e dei costi”. L’esigenza di recupero di competitività per le imprese italiane è, per l’amministratore delegato di Officinae Verdi Spa Giovanni Tordi, “un tassello della situazione vissuta dal sistema Paese, che ha bisogno di promuovere l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, di migliorare l’accesso al credito e completare l’infrastrutturazione. L’Italia e’ scivolata alla posizione n. 49 nella classifica mondiale della competitività stilata dal World Economic Forum - aggiunge Tordi - Per far ripartire la nostra economia, si può e si deve a nostro avviso iniziare proprio dal taglio dei consumi energetici del motore produttivo, secondo quanto indicato anche dalla Strategia Energetica Nazionale e dalla Direttiva europea in materia di efficienza energetica. L’abbattimento dei costi energetici, attraverso interventi greentech supportati da prodotti finanziari per la riqualificazione energetica rappresenta una vera e propria roadmap per il recupero di competitività sul prezzo del prodotto finale”. Il contributo di Officinae Verdi e FederBio è quello di supportare le aziende che vogliono investire in riqualificazione energetica con il supporto finanziario di UniCredit, per recuperare risorse abbattendo i costi dell’energia e raggiungere l’eccellenza sul piano della sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Il target raggiungibile, fanno sapere Officinae Verdi e FederBio, a parità di fabbisogno, già oggi con le tecnologie esistenti, è di un -30% dei consumi - costi in bolletta.
Info: www.officinaeverdi.it e www.federbio.it

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