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VINO E TERRITORIO

Tenuta di Biserno (famiglia Antinori) cresce ancora a Bibbona, con Villa Caprareccia

15 ettari vitati ed una cantina, che diventerà la “casa” del Biserno, per la “boutique winery” guidata da Niccolò Marzichi Lenzi

La Tenuta di Biserno, che ha riunito in progetto vinicolo i fratelli Piero, Lodovico (che è presidente onorario) e Ilaria Antinori, fondata insieme al socio Umberto Mannoni e oggi guidata dal figlio di Ilaria, Niccolò Marzichi Lenzi, con il cuore a Bibbona, a due passi da Bolgheri, dove nascono vini di caratura mondiale come il Biserno o il Pino di Biserno, cresce ancora, senza perdere la sua connotazione di “boutique winery”.
Con un investimento (intorno a 5 milioni di euro, ndr) la tenuta ha acquisito Villa Caprareccia, “praticamente confinante con Biserno”, spiega a WineNews Niccolò Marzichi Lenzi: si tratta di 30 ettari di terreno, di cui 15 già vitati, oltre ad un patrimonio immobiliare rilevate tra agriturismo, ristorante e soprattutto la cantina che, “dopo dei lavori di ristrutturazione principalmente estetica che faremo il prima possibile, diventerà la cantina dedicata alla produzione del solo Biserno, un progetto che avevamo in mente da tempo. È stata un’occasione che non abbiamo voluto lasciarci sfuggire trattandosi di terreni molto rari, simili ai migliori terroir di Tenuta di Biserno. Con questo acquisto, il secondo in due anni, abbiamo voluto rafforzare l’azienda pensando al futuro, ma senza denaturare la sua natura di piccolo Chateau. Di fatto siamo e rimarremo una piccola azienda, ma con la capacità - spiega ancora Marzichi Lenzi, a WineNews - di rispondere alla crescente domanda dei nostri vini da parte di tanti mercati del mondo”.
Con questa nuova acquisizione la Tenuta di Biserno raggiunge quota 100 ettari vitati, divisi in tre zone differenti:
la parte storica, coltivata a Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e a Petit Verdot, è deputata alla produzione del prestigioso Biserno e dell’altrettanto rinomato Pino di Biserno. Più in basso si trova Tenuta Campo di Sasso, dove nascono il Vermentino Occhione e il rosso di grande successo Insoglio del Cinghiale, quindi Tenuta Collemezzano, ultima acquisizione prima di Villa Caprareccia, 15 ettari di vigneto, da cui tra qualche anno nasceranno nuove etichette.
Attualmente la realtà guidata da Marzichi Lenzi produce 500.000 bottiglie all’anno per un fatturato di 12 milioni di euro raggiunto per il 25% in Italia e per il 75% all’estero, esclusivamente nel canale Horeca. Alla guida della parte enologica c’è Helena Lindberg, nata a Moheda, in Svezia, ma la Tenuta di Biserno è anche una delle poche realtà che gode della consulenza dell’enologo n. 1 al mondo, Michel Rolland, che ne ha voluto i vini (insieme a quelli prodotti a Montefalco da Caprai) nel suo evento “Le Primeurs Étoiles” a Château La Dominique, di scena, nelle settimane scorse, a Bordeaux, nelle giornate della “Semaine des Primeurs”.

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