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Terra di grandi vini prodotti da vigneti all’ombra delle Dolomiti, e di una grande gastronomia, l’Alto Adige è l’unica italiana tra le “Best Wine Travel Destination 2016” della celebre rivista Usa “Wine Enthusiast”

Non Solo Vino
Alto Adige unica Best Wine Travel Destination 2016 italiana per il magazine Usa Wine Enthusiast

Terra di grandi vini, soprattutto bianchi, prodotti da vigneti terrazzati che giacciono all’ombra delle Alpi, tra paesaggi spettacolari tra montagne, laghi, valli e castelli con storia, come tutte le zone di confine, l’Alto Adige è l’unica italiana tra le “Best Wine Travel Destination 2016” della celebre rivista Usa “Wine Enthusiast” (la corrispondente dell’Italia è Kerin O’Keefe, http://goo.gl/huvRmi), che piazza la più a Nord delle zone del vino italiano nella sua “top 10”, di cui fanno parte anche Bordeaux in Francia, i Paesi Baschi in Spagna, Burgenland in Austria, Alentejo in Portogallo, la zona del Margaret River in Australia, Franschhoek in Sudafrica, e ancora Paso Robles (California), Las Vegas (Nevada) e Ashland (Oregon) in Usa.
Un territorio, l’Alto Adige, che mette insieme grandi vini che vanno “dai bianchi freschi e minerali che dominano la produzione altoatesina, a rossi setosi, vellutati e di grande corpo”, scrive Kerin O’Keefe, con cantine di assoluto prestigio come Elena Walch, Franz Haas, Alois Lageder, San Michele Appiano, Abbazia di Novacella, Kettmeir o Cantina di Caldaro (Kellerei Kaltern), solo per citarne alcune, e una cucina di grandissimo livello, con ben 19 ristoranti stellati in un territorio relativamente piccolo, di cui ben 4 con “due stelle” (il Gourmetstube Einhorn del Romantikhotel Stafler a Campo di Trens, il St. Hubertus dell’otel Rosa Alpina a San Cassiano in Badia, il Trenkerstube dell’Hotel Castel a Tirolo e il Jasmin dell’Hotel Bischofshof a Chiusa). E che, con le 66 cantine lungo la Strada del Vino del Sud Tirolo, e le Dolomiti patrimonio Unesco, è una delle mete su cui puntare per gli appassionati di enoturismo di qualità (negli anni scorsi la rivista americana aveva selezionato, nell’ordine, Puglia, Umbria e Piemonte).

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