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VINO E PREMI

“The Master Winemaker 100”: gli enologi dietro al successo delle aziende top del mondo

Da Stefano Pola (Andreola) a Gabriele Pazzaglia (Banfi), da Andrea Cecchi a Giulio Bava (Cocchi), i migliori per The Drinks Business

Gli scaffali delle librerie e delle edicole pullulano di guide ai migliori vini, di volumi dedicati ai maggiori territori enoici ed alle famiglie del vino che hanno scritto la storia. Ma il vino - al di là delle vulgate naturaliste - non si fa da sé, e dietro le quinte, o meglio in cantina, ad “accogliere” le uve e guidare ed indirizzare quel miracolo che le trasforma in grandi, a volte grandissimi, vini, ci sono gli enologi, i tecnici e i direttori di cantina, e, nell’accezione tutta anglosassone del ruolo, i winemaker. A cui il magazine britannico “The Drinks Business” ha dedicato un volume, il “The Master Winemaker 100”, che mette in fila le firme dei vini che hanno trionfato nei “The Global Masters”, le degustazioni - rigorosamente alla cieca - dei principali territori enoici del mondo giudicate dalle massime autorità in tema di conoscenza del panorama enoico mondiale, i Masters of Wine.
Il risultato di un percorso lungo 12 mesi, che sarebbe riassumibile in una lista delle migliori aziende, è invece una selezione - e non una classifica - dei 100 migliori winemaker del mondo per il 2020, tra cui spuntano, ovviamente, tanti nomi noti dell’enologia italiana, in rigoroso ordine alfabetico: da Stefano Pola (Andreola) a Enrico Nicolis (Antica Vigna), da Gabriele Pazzaglia (Banfi) a Paolo Bertuzzi (Bosco del Merlo), da Sandro Bottega (Bottega) a Nicola Frozzo (Cantina Sociale Montelliana), da Maurizio Iachemet (Cantine Monfort) a Andrea Cecchi (Famiglia Cecchi), da Marco Censi (Cielo et Terra) a Sarah di San Bonifacio (Conti di San Bonifacio), da Giulio Bava (Giulio Cocchi) a Gabriele Tami (Fantinel), da Adriano dal Bianco (Masottina). Senza dimenticare i winemaker del resto del mondo, tra cui spiccano - tra gli altri - Michel Chapoutier (Maison Chapoutier), Michel Rolland (Michel Rolland), Peter Gago (Penfolds), Hervé Deschamps (Perrier-Jouet), Régis Camus (Piper-Heidsieck) e Fernando Costa (Marqués de Càceres).

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