Tirreno C.T. (oggi e domani, a Carrara): Italia quinto importatore di caffè al mondo, ed il 41% degli italiani beve almeno un caffè a settimana al bar. Al Sud il maggior consumo e i prezzi più bassi (meno di 1 euro)

Il 41% degli italiani prende il caffè al bar almeno una volta a settimana, con il Belpaese al quinto posto fra i maggiori Paesi importatori e, sorprendentemente, al decimo posto in Europa per consumi pro-capite, con 5,6 chili pro capite di caffè a persona consumati in un anno, in virtù di una modalità di consumo del tutto diversa dal resto del Continente (fonte: Tirreno C.T., oggi e domani, a Carrara): nello Stivale è la bevanda della colazione del dopo pasto, negli altri Paesi, al contrario, accompagna l’intero arco della giornata. Il mercato del bar, che assorbe quasi il 23% delle quantità consumate, porta all’80% del valore. Complessivamente i consumi mondiali pro-capite all’anno si aggirano sui 4,4 chilogrammi e si va dagli 11,4 chili della Finlandia ai 2,37 del Portogallo, passando per i 4,20 chili degli Usa e i 5,20 della media nell'area Ue, dove emerge il dato tedesco, 7,60 chili a testa.

Siamo un Paese poco omogeneo, sia nei consumi che nei prezzi. Chi ne consuma di più sono gli abitanti del Meridione, 34% e 25% lo prende al bar, seguiti dalla popolazione del Nord Ovest, 27% dei consumi e 33% al bar, mentre Nord Est e Centro si attestano attorno al 20% di consumo di caffè. E i prezzi riflettono i consumi: una tazzina di caffè al bar varia da 0,80 euro di Catanzaro e Messina all’1,3 euro di Brescia per un valore medio in Italia di 0,98 euro. In Toscana ad Arezzo, Grosseto e Pistoia si paga 1 euro, a Firenze e Livorno 1.10. Del cappuccino Brescia con 1,90 euro è la più cara mentre quella più conveniente risulta essere Bergamo 1,10 euro. In Toscana Arezzo, Firenze, Pistoia e Grosseto si attestano tutte a 1,30 euro, mentre a Livorno costa 1,40 euro.