02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“TITULUS”, UN SIMBOLO DEL MONDO VINO IN MOSTRA: LA BOTTIGLIA AD ANFORA DEL VERDICCHIO FAZI BATTAGLIA, UNO DEI VINI PIÙ RAPPRESENTATIVI DELL’ENOLOGIA ITALIANA, ENTRA NEL MUSEO DELL’ARA PACIS A ROMA

Italia
Ecco la bottiglia Titulus

Ripercorre un secolo di innovazione e di design italiano, con incursioni nelle ricerche più attuali, suddiviso per settori - dall’arredamento alla moda, dall’agroalimentare ai trasporti - e scandito dai preziosi certificati originali dei brevetti di molti prodotti, alcuni diventati delle vere icone del design e della produzione italiana, altri novità assolute. E’ questo il leitmotiv di “Disegno e Design-Brevetti e creatività italiani”, la mostra promossa dalla Fondazione Valore Italia, di scena fino al 31 gennaio 2010 al Museo dell’Ara Pacis a Roma, dove il mondo del vino non poteva certo mancare: a rappresentarlo vi sarà, tra gli altri, “Titulus”, l’inconfondibile bottiglia ad anfora del Verdicchio Fazi Battaglia, uno dei vini più rappresentativi d’Italia e uno degli oggetti cult del design al servizio dell’enologia (info: www.disegnoedesign.it).
Il disegno originale della bottiglia del “Titulus” Fazi Battaglia è stato riconosciuto come uno dei brevetti che hanno originato le linee di un disegno e di una tecnologia capaci di resistere nel tempo e continuare ad ispirare nuova creatività. La bottiglia a forma di anfora, ispirata agli antichi contenitori etruschi, nasce a seguito del Concorso istituito nel 1953 dalla Fazi Battaglia e vinto dall’architetto Antonio Maiocchi, un concorso fortemente voluto dall’imprenditore Francesco Angelini - cofondatore dell’azienda vinicola nel 1949 e nonno dell’attuale proprietaria - per creare un contenitore esclusivo che rendesse immediatamente riconoscibile il suo Verdicchio, un vitigno allora ancora poco conosciuto ed oggi considerato uno dei più importanti creati in Italia.
La bottiglia del “Titulus” è riuscita a mantenere sempre delle caratteristiche peculiari - come la forma sinuosa, il colore verde smeraldo ed il prezioso cartiglio attaccato al collo - tutelate grazie al Brevetto registrato nel 1953 e costantemente aggiornato, che la rendono inimitabile ed inconfondibile. Ancora oggi viene venduta in tutto il mondo, ed è considerata, per molti, simbolo dell’Azienda stessa e della denominazione del Verdicchio dei Castelli di Jesi, ma anche una delle icone di riferimento del vino italiano.
Tantissimi gli oggetti-simbolo dell’agroalimentare made in Italy, protagonisti della mostra a cura di Alessandra Maria Sette, in collaborazione con i Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e dello Sviluppo Economico: da Barilla a Ca’ del Bosco, da Campari Italia a Illycaffè, fino a Nestlè Italiana, Peroni e Sanpellegrino.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli