Dopo il Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020 di Antinori al n. 7, per il Belpaese arriva un altro vino nella “Top 10” 2023 by “Wine Spectator”: il Taurasi Radici Riserva 2016 di Mastroberardino, grande espressione della Campania del vino, al n. 5, mentre, al n. 6, c’è la Napa Valley, con il Cabernet Sauvignon Howell Mountain 2019 Dunn. Così, dopo aver svelato la prima metà del vertice alto della classifica (di cui fanno parte il Pauillac 2023 Château Pichon Baron, al n. 8, il Pinot Noir Willamette Valley 2021 di Résonance, dall’Oregon, al n. 9, ed il Sauvignon Blanc Marlborough 2022 di Greywacke, al n. 10), domani sarà la volta delle posizioni dalla n. 4 alla n. 2, mentre il titolo di “Wine of the Year” per la più influente classifica del vino mondiale, sarà svelato venerdì 10 novembre. E chissà che, magari, non arrivi il quinto primato per il Belpaese, dopo il Solaia 1997 di Antinori, al n. 1 assoluto, nel 2000, il Sassicaia 2015 della Tenuta San Guido, nel 2018, il Brunello di Montalcino 2001 Tenuta Nuova di Casanova di Neri, nel 2006, l’Ornellaia 1998 di Tenuta dell’Ornellaia, nel 2001, oggi di proprietà del gruppo Frescobaldi (ma a quel tempo di Lodovico Antinori).
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