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TOPOLINO E PAPERINO DICONO NO AL JUNK FOOD: DALLA DISNEY ARRIVA LO STOP ALLA PUBBLICITA’ DEL CIBO SPAZZATURA SU TUTTI I CANALI DEL GRUPPO. LO STORICO ANNUNCIO VERRA’ DATO INSIEME A MICHELLE OBAMA, PALADINA DELLA LOTTA ALL’OBESITA’ INFANTILE

Non Solo Vino
Donald Duck

Quella dell’obesità infantile negli Stati Uniti ha più le caratteristiche di una pandemia che di un banale problema nutrizionale: un bambino su tre è sovrappeso o obeso e, secondo una ricerca dell’Institute of Medicine, alla base ci sono proprio quei cibi che non soddisfano i requisiti nutrizionali minimi, il famigerato cibo spazzatura. Ecco perché la Walt Disney Company, che già dal 2006 non permette ai suoi celebri personaggi di pubblicizzare cibi e bevande troppo grassi per i più piccoli, ha tutta l’intenzione di dire basta agli spot pubblicitari di junk food, su tutte le sue reti, dalla Abc alla suite di canali tematici satellitari, almeno negli Stati Uniti. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare presto da parte del Chief Executive dell’azienda Bon Iger, forse oggi stesso insieme alla First Lady Michelle Obama, a Washington.

“Il giovanissimo è sovrappeso - spiega Gabriele Riccardi, presidente uscente della Società italiana di diabetologia (Sid) - non perché mangia male a casa, ma perché consuma bevande zuccherate fuori dalle mura domestiche. In media si è visto che i ragazzi dai 5 ai 15 anni ne bevono una ogni 2 giorni. E le calorie che vengono introdotte sotto forma di liquidi colorati ricchi di glucosio non vengono compensate dall’organismo, limitando l’assunzione di cibo affievolendo l’appetito, ma sono calorie extra che aumentano l’obesità in questa fascia d’età. Il bimbo sovrappeso - conclude Riccardi - in circa due casi su tre diventa un adulto obeso. Questo si traduce in età matura con l’arrivo dopo 10 anni dell’ipertensione, dopo 20 di problemi di iperlipidemia e dopo 25 del diabete”.

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