Il vino italiano conquista il mondo anche grazie alla sua grande diversità di offerta, mosaico colorato dal centinaia di vitigni e decine e decine di territori, dalla Val d’Aosta a Pantellerie. Eppure, non solo se si parla di vini, ma anche di Regioni da visitare, il duopolio Toscana-Piemonte, sembra ancora lontano dall’essere messo in discussione. Emerge da un sondaggio del celebre magazine Usa Wine Spectator, che ha chiesto ai suoi lettori quali Regioni del vino italiano siano più interessati a visitare. E così, la Toscana dei vini e dei paesaggi del Chianti e del Chianti Classico, del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano, di Bolgheri e di San Gimignano, della Maremma e non solo, si conferma ampiamente in testa, con il 37% delle preferenze. A seguire, con li 31%, il Piemonte delle Langhe e del Roero Patrimonio Unesco, con i suoi Barolo, Barbaresco, Barbera, ma anche Asti, Alta Langa, Gavi, Dolcetto, Ghemme, Gattinara, Nizza e tante altre chicche enologiche abbinate alla grande gastronomia piemontese, tartufo bianco in testa.
Sul podio, ma distante, c’è una delle Regioni emergenti del vino italiano, la Sicilia, che affascina con le sue bellezze ed i suoi vini, dal Nero d’Avola alla produzione dell’Etna, da Noto a Pantelleria, solo per fare alcuni esempio. Ai piedi del podio il Trentino Alto Adige, terra di grandi bianchi e di grandi spumanti, come il Trentodoc. Il Veneto, Regione leader del Belpaese se si parla di economia del vino, dall’Amarone al Prosecco, dal Soave al Lugana, raccoglie solo il 3% delle preferenze, come meta enoturistica, al pari della Puglia del Primitivo e del Nero di Troia, e della Campania della Falanghina, del Greco di Tufo e del Taurasi. Chiudono la classifica del sondaggio il Friuli Venezia Giulia dei grandi bianchi del Collio, e la Sardegna del Vermentino e del Cannonau, entrambe con il 2%, mentre la Lombardia del Franciacorta e dell’Oltrepò, ma anche della Valtellina con i suoi Nebbiolo, l’Umbria del Sagrantino di Montefalco e dell’Orvieto, e l’Abruzzo, con il suo Montepulciano, raccolgono solo l’1% delle preferenze.
Una classifica che, in qualche modo, si specchia in quella dei vitigni autoctoni italiani più amati dagli appassionati americani, con il Sangiovese al primo posto (35%), seguito dal Nebbiolo (32%), e poi via via dal Montepulciano (6%), Nero d’Avola (5%), Barbera e Primitivo (4%), Corvina e Aglianico (3%) e Dolcetto (3%).
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