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Tra Bordeaux, Borgogna e Champagne, i valori dei vigneti di Francia nel 2020

Nel report di Agreste, l’evoluzione dei prezzi tra i filari d’Oltralpe. La Côte d’Or stabilmente al top, bene Pauillac, stabile il Rodano
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I filari di Syrah del Rodano

Quanto vale un ettaro di vigneto in Francia? Bella domanda, che si presta, esattamente come in Italia, ad una risposta decisamente complessa. Come raccontano i dati pubblicati dal report “Chiffres & Données - Valeur vénale des terres en 2020” curato da Agreste, l’istituto di statistica del Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione francese, i filari più preziosi, per non dire irraggiungibili, sono quelli da cui nascono i Grand Cru di Borgogna, nella Côte d’Or: il prezzo medio, nel 2020, è stato di 6,765 milioni di euro ad ettaro, quotazione cresciuta del 4% sul 2019, che va da un minimo di 2,975 milioni ad ettaro ad un iperbolico 16,275 milioni ad ettaro.
Restando in Côte d’Or, dove la crescita delle quotazioni è stata piuttosto contenuta, nell’ordine del +3%, il prezzo medio ad ettaro vitato è di 760.300 euro ad ettaro,
con i vigneti dei Bourgogne Premier Cru Blanc che raggiungono una quotazione di 1,69 milioni di euro ad ettaro, con picchi di 3,1 milioni di euro, mentre i filari del Bourgogne Premier Cru Rouge quotati in media 730.000 euro ad ettaro, con vette di 2,35 milioni di euro. E ancora, un ettaro a Côte de Beaune Rouge costa in media 350.000 euro, uno a Côte de Beaune Blanc 797.500 euro ed uno a Côte de Nuits Rouge 660.000 euro.
A Bordeaux, la denominazione più preziosa è Pauillac, dove i prezzi sono cresciuti del 22% in un anno, arrivando ad una quotazione media nel 2020 di 2,8 milioni di euro ad ettaro
, con picchi di 3,5 milioni di euro. Va forte anche Pomerol, dove un ettaro costa in media 2 milioni di euro (+5%), ma sono Saint-Julien e Margaux a far segnare crescita di prezzo importanti, rispettivamente del +23%, a 1,6 milioni di euro ad ettaro, e del +15%, per una quotazione media di 1,5 milioni di euro. Cali importanti, invece, per Haut-Médoc (-13%), a 65.000 euro ad ettaro, e Médoc (-20%), con un prezzo medio di appena 40.000 euro ad ettaro. Prezzi, invece, in linea con lo scorso anno sia a Saint-Estèphe (550.000 euro ad ettaro) che a Saint-Emilion (+3%, a 300.000 euro ad ettaro). La media, in Gironda, tra i prezzi delle diverse Aop, che mostrano una forbice ampissima, è così di 128.500 euro ad ettaro, in crescita del +9% sui prezzi del 2019.

In Champagne, restando tra i territori più ambiti, i valori ad ettaro vitato sono calati in media dell’1% nel 2020, attestandosi a 1,2 milioni di euro. Qui, tra i filari di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier da cui nascono le bollicine più amate e prestigiose al mondo, la variabilità di prezzo è decisamente contenuta. In Côte des Blancs i prezzi si attestano su una media di 1,59 milioni di euro, con picchi di 1,816 milioni, tra i Grands e Premiers Crus della Montagne de Reims et Grande Vallée, ci vogliono in media 1,235 milioni di euro ad ettaro, nella Vallée de la Marne, de l’Ardre et de la Vesle 1,035 milioni di euro ad ettaro e nel Sud Marnais 1,146 milioni ad ettaro.
Da segnalare, infine, il boom dei vigneti di Sancerre nella Loira, i cui valori nel 2020 sono cresciuti del +29%, a quota 220.000 euro ad ettaro. Stabili i prezzi del Rodano
, ormai la quarta denominazione di Francia sia per prezzi che per prestigio. Qui, un ettaro a Côte Rotie costa 1,15 milioni di euro ad ettaro, a Cornas le quotazioni sono, invece, di 500.000 euro ad ettaro, ed in Crozes-Hermitage di 140.000 euro.

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