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Tra cibo di strada, fenomeno di grande successo, e mercati rionali come risposta alla crisi, voglia di risparmio e riscoperta dei territori, è boom di bancarelle in Italia: dal 2008 ne sono nate 30.000 (+17%). A dirlo la Coldiretti

Quello dello “street food” è un fenomeno che ha riscosso grande successo negli ultimi anni, e se si sono moltiplicati gli eventi dedicati a quella che tra pizza, arancine, cartocci di frittura, piadine, arrosticini e così via, è una realtà storica del cibo del Belpaese, in molti, in tempi di crisi, ci hanno visto una possibilità di impresa e di lavoro. Al punto che “in Italia si contano 30.000 bancarelle in più dall’inizio della crisi con un vero boom del commercio ambulante favorito soprattutto dalla diffusione del cibo di strada”. A dirlo la Coldiretti sulla base dell’Osservatorio Nazionale sul Commercio del Ministero dello Sviluppo Economico, da cui emerge che, a partire dal 2008, si è registrato un aumento record del 17% del commercio ambulante, per un totale di 189.291 imprese operanti sul territorio nazionale al 30 giugno 2015.
“A favorire lo sviluppo del commercio ambulante - sottolinea la Coldiretti - è senza dubbio l’esigenza di ricostruire un rapporto più diretto e personale con il venditore, ma anche la comodità di fare acquisti convenienti anche all’interno dei centri urbani o dei piccoli paesi. In alcuni casi come per la frutta e verdura gioca anche una maggiore freschezza dell’offerta”.
Senza contare che, ricorda Coldiretti, “i mercati rionali svolgono anche un importante ruolo sociale e spesso rappresentano infatti un presidio contro lo svuotamento dei centri storici che in alcune realtà rischiano l’abbandono o di rimanere preda anche della criminalità. Il risultato è un vera invasione di bancarelle, di cui è protagonista il settore alimentare al quale fanno capo ben 34.905 imprese ambulanti, il 18% del totale. Una presenza favorita dalla diffusione dello street food che è apprezzato da quasi tre italiani su quattro (73%) che hanno approfittato di questa nuova forma alternativa di ristorazione low cost, secondo un sondaggio on line su www.coldiretti.it”.
Una tendenza che, stima la Coldiretti, ha contagiato 35 milioni di italiani perché concilia l’esigenza del risparmio con la scoperta del territorio e dei suoi prodotti tipici da poter gustare proprio in strada passeggiando. “Lo dimostra il fatto che il cibo di strada preferito da ben oltre la metà dei cittadini (60%) è - sottolinea la Coldiretti - quello locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini, mentre il 10% sceglie i cibi etnici come il kebab, e appena il 3% predilige quello internazionale come gli hot dog”.

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