TRA GUSTO, STORIA E CULTURE: ECCO LA “CASSATA IMPERIALE” DEDICATA A FEDERICO II, E DOLCE “DELLA TOLLERANZA”, PROTAGONISTA DI “CARNEVALE ... E OLTRE”, RIVISITATA DALLO CHEF PEPPE GIUFFRÈ. TRA ARABI E NORMANNI, SPAGNOLI, GENOVESI E SICILIANI ...

Accade spesso, soprattutto in momenti dedicati a feste antiche, di scoprire cibi che, declinati con qualche piccola differenza, sono patrimonio comune di tante culture, come abbiamo già raccontato con il “dolce dei re” per l’Epifania, che si trova dalla Spagna alla Francia, dal Portogallo gli Stati Uniti, dalla Grecia all’Italia.
Ma ci sono anche piatti che, invece, sono la sintesi di tante culture diverse. Come la “Cassata Imperiale”, dolce dedicato a Federico II, “stupor mundi, poeta e imperatore illuminato, che creò una lingua, costruì castelli e vinse una crociata senza combatterla e senza spargimenti di sangue”, e riproposto dallo chef Peppe Giuffrè per “Carnevale e... oltre”, che partirà da Alcamo in Sicilia, coinvolgendo anche Campania, la Puglia e il Veneto, come “dolce della tolleranza”.
Un dolce in cui rivivono gli arabi con il loro caseat o quasat (formaggio e mettere in forma), la glassa dei francesi (o normanni) che si mescolano al pan di spagna, “inventato” da un pasticcere genovese alla corte spagnola e, infine, i canditi di Sicilia che, si racconta, siano stati inventati da un certo Guli, pasticcere in Palermo, che decise di colorare i canditi per rivendere i dolci prodotti il giorno prima che ormai avevano perso la loro freschezza e il bell’aspetto.
Ma la cassata imperiale ha un ingrediente “segreto” in più, che sarà svelato proprio nello spettacolo “Carnevale ... e oltre”. Una delle tante storie magiche che sa raccontare il cibo ...