Tra le storie simbolo del successo dell’artigianato agroalimentare d’eccellenza, ce n’è una piuttosto recente, che nasce in Toscana e, invece che raccontare di vino o di olio, racconta di cioccolato. Quello di Amedei (www.amedei.it), oggi conosciuto in tutto il mondo per le sue praline, da New York, dove ha uno store tutto suo, a Londra, dove vanta un corner nei magazzini Harrod’s. Nel 1990, quando Cecilia Tessieri mise su, a Pontedera, il primo laboratorio, 45 metri quadrati di bottega, nessuno, probabilmente, avrebbe mai immaginato che un quarto di secolo dopo il nome Amedei avrebbe attratto l’attenzione di un fondo di investimento di Singapore, Octopus Holdings Foundation, che, come scrive “Il Sole 24 Ore” (www.ilsole24ore.com), si è assicurato la quota di maggioranza, grazie a un aumento di capitale destinato a rafforzare “le basi industriali e finanziarie della società nella prospettiva di espansione anche sui mercati esteri”.
Amedei, quasi 4 milioni di fatturato per il 55% all’export, assicura che continuerà sulla strada della qualità che l’ha fatta conoscere anche fuori dall’Italia, facendole accumulare un carnet di premi prestigiosi nel mondo della cioccolata, tra cui per cinque volte l’oscar per il miglior cioccolato “dal seme alla tavola” della Academy of Chocolate di Londra.
“Il nostro è un comparto di nicchia - dice Cecilia Tessieri - nel quale le risorse economiche e la capacità d’innovazione costituiscono fattori di successo”. La scommessa è che i capitali asiatici, tanto più quelli di Singapore, uno dei principali centri finanziari al mondo, aiutino in questo percorso.
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