Un puzzle di annunci, intenzioni, ma anche azioni, difficili da mettere insieme e, soprattutto, da prevedere, ma una voce che, pur amplificandosi e dividendosi tra sigle e movimenti, continua a rimbalzare da Nord a Sud del Belpaese, trovando in Roma la zona catalizzatrice e Sanremo la meta ambita, ma, in questo caso, il tempo per lanciare il proprio messaggio sta per terminare. La protesta degli agricoltori continua, fa rumore, conquista spazi mediatici e centralità nel dibattito pubblico, ma non procede in un’unica direzione, con “Riscatto Agricolo” e “Comitati Riuniti Agricoli” (Cra), i due movimenti più rappresentativi, sempre più distanti. Intanto, però, le prime vittorie per il mondo agricolo sono arrivate ad iniziare dall’Europa con il Parlamento Ue che, dopo la proposta della Commissione Europea, ha dato il suo ok al regolamento che consente di usare le nuove tecniche genomiche in agricoltura, mentre in Italia è arrivata l’apertura da parte del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per un “dietrofront” sull’Irpef agricolo e, intanto, viene posticipata di sei mesi l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli, misura, questa, accolta con favore dalla Coldiretti (“sono 2 milioni i trattori e le macchine agricole presenti in Italia che sono potenzialmente interessate dalla proroga dell’assicurazione”) e che toglie il vincolo di assicurare i mezzi che non entrano in strada. Ed ancora, il riconoscimento normativo della figura dell’agricoltore custode, con il via libera dell’aula della Camera dei Deputati alla proposta di legge sul tema, che istituisce anche la Giornata nazionale dell’Agricoltura, “un atto fondamentale per valorizzare e promuovere le molteplici attività del settore a tutela dell’ambiente e del territorio” ha detto il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini.
Novità significative sono arrivate anche dall’incontro tra la premier, Giorgia Meloni, e le sigle del mondo agricolo dove, secondo quanto apprende l’Ansa, si è parlato “di esenzione di Irpef agricolo fino ai 10.000 euro” e del tema, caldo, della produzione con l’intenzione di “impedire la vendita sotto i costi di produzione e riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori”. Confagricoltura, attraverso il presidente Massimiliano Giansanti, ha parlato di “un incontro proficuo”, aggiungendo come “da parte nostra, abbiamo rimarcato che il ripristino dell’esenzione Irpef deve riguardare tutti gli agricoltori” ma apprezzando “l’attenzione rivolta dal governo alle questioni aperte sul fronte del credito, del costo del lavoro e dei rapporti all’interno delle filiere. Al riguardo, abbiamo presentato alcune proposte per alleggerire i costi di produzione delle imprese, anche attraverso la riduzione degli oneri previdenziali, che limitano la nostra capacità competitiva sui mercati nonché la nostra capacità d’investimento sulle misure del Pnrr”. Coldiretti ha fatto il punto sull’incontro di oggi con la premier Meloni, citando alcune delle proposte contenute nel documento presentato dal presidente Ettore Prandini e che vanno dal “ripristino dell’esenzione Irpef agli aiuti per le filiere in crisi fino alla moratoria sui debiti”. Prandini ha spiegato che “a livello nazionale sono necessari alcuni interventi che rispondano innanzitutto alla difesa del reddito delle aziende agricole. Come richiesto nei mesi scorsi, è importante poter ripristinare l’esenzione Irpef agricola e lo sgravio contributivo per le nuove imprese agricole aperte da giovani. Importante l’annuncio dell’inserimento nel Milleproroghe della proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli, ma serve lo stop anche alle vendite sotto i costi di produzione e più controlli contro le pratiche sleali”. Ma la Coldiretti chiede anche “la cancellazione definitiva delle regole europee che impongono di lasciare terreni incolti” e “ridurre la burocrazia in linea con i nostri competitor come Francia e Spagna”.
Ma una svolta significativa potrebbe arrivare dall’incontro del pomeriggio con una delegazione di “Riscatto Agricolo” in visita al Ministero. Passi importanti ma che non hanno bloccato le iniziative in strada con quattro trattori di “Riscatto Agricolo” che, scortati, stamattina sono entrati nel cuore di Roma e, stasera, molti di più (si parla di alcune centinaia, con il via alle ore 20) sfileranno nel Grande Raccordo Anulare, arteria fondamentale della viabilità della Capitale. Il leader del “Comitati Riuniti Agricoli”, Danilo Calvani, ha criticato duramente il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, chiedendone le dimissioni.
Capitolo Sanremo, non ci sono stati passi avanti rispetto a ieri, come è stato ribadito anche in conferenza oggi del Festival. “Stiamo aspettando un comunicato dagli agricoltori” ha spiegato l’ufficio stampa Rai e questo perché, tra le centinaia di mail arrivate, non ci sarebbe traccia di un comunicato unitario che possa rappresentare tutta la categoria. La Rai, comunque, ha ribadito la propria disponibilità, sarà Amadeus a leggere l’eventuale testo sul palco dell’Ariston, eliminando, di fatto, l’ipotesi di un intervento in diretta di una delegazione di agricoltori. “Quella di non far salire gli esponenti della protesta con i trattori sul palco di Sanremo è stata una scelta condivisa con il Ministro dell’Interno Piantedosi”, a dirlo, all’Ansa, l’amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, a margine degli Stati Generali della Siae, a Sanremo.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024