“Sono un sostenitore della grappa. E’ un simbolo del “made in Italy” e sta raggiungendo i vertici d'eccellenza per merito dei distillatori italiani che hanno capito anche le nuove tendenze dei consumatori. Da sottoprodotto, la grappa si è trasformata in acquavite di alta qualità per intenditori raffinati, rinnovata nella sua veste e diversificata nelle sue espressioni sensoriali”. Lo chef Gianfranco Vissani è diventato così il miglior “testimonial” di “Mondo Grappa” 2003, associazione-evento (a Conegliano, il 18 e 19 ottobre) che ha l’obiettivo di comunicare che il prodotto italiano si è riqualificato e valorizzato e che quindi “deve diventare nell’immaginario collettivo ciò che il cognac è per la Francia o il whisky per l'Inghilterra”. Alessandro Francoli, presidente dell'Istituto Nazionale Grappa, ha quindi ricordato che sono 130 le aziende distillatrici in Italia, per un consumo di 40 milioni di bottiglie di cui 4 milioni all'estero. Il Nord Italia è il principale produttore e consumatore, ma ormai anche il Centro-Sud copre il 30% del mercato italiano.
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